BAGNO A RIPOLI – Opposizioni compatte, su tutto “l’arco” consiliare (Lega, Cittadinanza Attiva, Forza Italia) nel rammaricarsi di fronte alla mancata costituzione di una Commissione speciale sulle Rsa.
Lo spiegano in una nota firmata da Lega Bagno a Ripoli (Paola Frosali e Gregorio Martinelli), Forza Italia (Alberto Acanfora), Per una Cittadinanza Attiva (Sonia Redini).
# Pd e Cittadini di Bagno a Ripoli: “Sulle Rsa fatta in Commissione la chiarezza necessaria”
“Nel consiglio comunale di ieri – esordiscono – abbiamo assistito alla ratifica di quanto questa maggioranza aveva già deciso nelle scorse settimane. Non verrà istituita una
Commissione speciale per approfondire le vicende nelle Rsa del nostro
territorio, come richiesto dalla Lega”.
“Che questo fosse l’esito – proseguono – era già chiaro nelle dichiarazioni del sindaco prima, nel suo intervento nella Conferenza capigruppo del 5 maggio poi, ed infine, come in un crescendo rossiniano, nelle esternazioni dei gruppi di maggioranza nella Commissione consiliare del 20 maggio e nel comunicato successivo. Tutti tentativi per svilire la richiesta, per delegittimarla, per mostrare che non ce n’è alcun bisogno”.
“Invece – rilanciano – anche dai resoconti della Commissione del 20 maggio, è emerso che, nella situazione di emergenza, le mancanze, anche oggettive per esempio di reperimento dei dispositivi di protezione, ci sono state eccome”.
“In consiglio invece – accusano – questa maggioranza si è accontentata del “va tutto bene così: se si è diffuso il virus, è stata soltanto una fatalità”. E con questo si è assunta una responsabilità pesantissima verso le persone decedute, i parenti coinvolti ed i lavoratori delle strutture. Perché avere paura della trasparenza? Perché di questo si trattava: capire se si è fatto tutto il possibile per impedire il contagio e le sue conseguenze. E, se c’è stata una catena di errori, come evitare che, in futuro riaccadano”.
“Era – rivendicano – in sostanza, una proposta per le Rsa, non contro. Una scelta di rispetto nei confronti di chi non c’è più e di chi è ancora ammalato. È stata un’occasione persa! Perché la Commissione avrebbe potuto fare molto di più: avrebbe potuto lavorare, raccordandosi alla Commissione regionale, già costituita. Avrebbe potuto far proposte, ad esempio, su come sta funzionando questo sistema di assistenza, che così tanto ha delegato al privato”.
“Ci saremmo dovuti assumere – concludono – come consiglio comunale, questa responsabilità morale ed istituzionale. I gruppi Lega, Forza Italia e Per una cittadinanza attiva hanno cercato di farlo, votando per la sua istituzione. Il resto, no”.
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