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martedì 23 Aprile 2024
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    “Sandro” parrucchiere chiude dopo oltre 50 anni di attività: il suo saluto all’Antella

    Aperto dal 1960, dal 1967 al fianco della moglie Rosalba: "Abbiamo vissuto il negozio come una grande famiglia"

    ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – Lo storico parrucchiere “Sandro” chiude dopo oltre cinquant’anni di attività. Il 28 agosto tirerà giù definitivamente il bandone del negozio in via Romanelli.

     

    Nato a Ponte a Ema, ma oggi residente a Pian di Scò, Sandro Mariani ha iniziato a fare il parrucchiere all’età di 17 anni, dopo aver preso il diploma giovanissimo alla scuola per parrucchieri per signora, con sede allora in via Pandolfini, dove suo padre Silvano era maestro da uomo.

     

    Sandro aprì subito un salone per signora, proprio all’Antella. Era il 6 marzo 1960. Con lui, dal 1967 la moglie Rosalba.

     

    "Ho conosciuto mio marito Sandro – racconta Rosalba – qui all’Antella, dove io ero venuta, da Rifredi dove abitavo, a ballare. Ho cominciato a lavorare con lui fin da subito, ci siamo sposati nel 1970 e abbiamo avuto due figli, ma nessuno dei due ha voluto seguire la nostra carriera. Io facevo già la parrucchiera a Firenze e avevo un po’ di esperienza in questo settore".

     

    Un record di impegno e professionalità quello di Sandro. Oltre cinquant’anni di attività in un paese dove, ci dice il coiffeur, “sono fin da subito stato accolto e rispettato”.

     

    "Il lavoro – continua – è molto cambiato dagli anni Sessanta. Prima si facevano molte acconciature, lavoro lungo e difficile, perché erano tutte lavorate a mano. Mi ero specializzato proprio nella realizzazione di acconciature, che facevo anche per le spose. Andavano molto di moda, erano gli anni Sessanta e duravano anche una settimana».

     

    "Questa nostra attività noi l’abbiamo vissuta come in una grande famiglia – concludono Sandro e Rosalba – dove la gente si è sempre sentita a casa e dove ancora oggi non ci sono segreti. Forse è per questo che molte delle nostre clienti ci hanno seguito fedelmente per tanti anni. Fino a oggi. Grazie!".

    di Stefano Casprini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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