BAGNO A RIPOLI – Abbiamo firmato, anche se… . Si potrebbe riassumere così la presa di posizione di Sinistra Civica Ecologista (SCE) e Partito Socialista Italiano (Psi), che cercano di spiegare i motivi per i quali hanno aderito al patto di maggioranza per proseguire nella legislatura del sindaco Francesco Casini.
“A Bagno a Ripoli è successo un fatto inedito e grave – iniziano – Come è noto il sindaco eletto da una coalizione articolata ha abbandonato il partito di provenienza, il Pd, passando ad Italia Viva. Del tutto legittimo è evidente, ma il metodo utilizzato e il merito che lo ha determinato non trovano un solo riscontro obbiettivo ma esclusivamente personale”.
“Proprio il metodo adottato – rilanciano – e la sostanza delle dichiarazioni del sindaco sono una vera e propria scorrettezza al partito a cui era iscritto e alle cittadine e ai cittadini di Bagno a Ripoli che lo hanno eletto attraverso quella coalizione”.
“Sinistra Civica Ecologista e Partito Socialista Italiano – vengono al punto – preso atto del nuovo quadro politico locale determinato dal passaggio del sindaco dal Partito democratico a Italia Viva, dopo lunga discussione hanno deciso insieme alle altre forze di maggioranza (Partito democratico, Sinistra Civica Ecologista, Partito Socialista Italiano, Lista Cittadini di Bagno a Ripoli, Italia Viva) di rinnovargli la fiducia per puro spirito di servizio nei confronti della comunità di Bagno a Ripoli”.
“Il rinnovo della fiducia – tengono a precisare – è reso necessario al fine di portare a compimento alcune opere previste nel programma di mandato, ma soprattutto per le opere i cui finanziamenti previsti dal PNRR e non ancora ottenuti, necessitano che il consiglio comunale non sia decaduto (ad esempio la variante urbanistica per asilo nido Ponte a Ema, palestra Sport-Abile, percorsi ciclabili, …)”.
Sinistra Civica Ecologista e Partito Socialista ritengono che “dall’inizio della consiliatura nel 2019, il Paese ed anche Bagno a Ripoli, siano fortemente cambiati, ed alcuni temi siano diventati irrimandabili e vadano messi al centro dell’azione politica al fine di tutelare il territorio ed i nostri concittadini”.
“La tutela ambientale e il non consumo di suolo – sostengono, entrando su uno dei temi su cui più forti sono le accuse all’operato della giunta Casini da parte di alcune forze di opposizione e componenti della società civile – deve essere maggiormente perseguita, al fine di rendere quanto più possibile i nuovi strumenti urbanistici sostenibili, tenendo conto anche delle perplessità espresse da Soprintendenza, Regione Toscana, Città Metropolitana e associazioni ambientaliste, in merito all’entità delle nuove edificazioni previste nel nostro comune”.
“Per questo – annunciano – chiederemo un’ulteriore revisione prima dell’approvazione”.
“Anche il sociale – dicono ancora – dovrà assumere maggiore rilevanza: pandemia, guerra, caro bollette hanno creato instabilità e nuove fragilità, per cui sarà necessaria una fase di ascolto e partecipazione dei cittadini, delle associazioni (culturali, ricreative, sportive, del volontariato e terzo settore, ambientaliste, …), della comunità scolastica per individuarle e combatterle”.
“Su questi temi – concludono – ci siamo confrontati con il Pd e con le altre forze di maggioranza per affrontare il delicato momento, e l’intenzione è di avviare un percorso di confronto con cittadini e forze politiche per individuare le priorità dell’agenda amministrativa”.
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