ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – Bagno a Ripoli ricorda il Maestro Marcello Guasti (in foto sopra insieme al sindaco Francesco Casini nel 2014) ad un anno dalla sua scomparsa.
Sabato 11 gennaio, anniversario della morte dell’artista e scultore deceduto nel 2019 all’età di 95 anni, il Teatro comunale di Antella gli rende omaggio con un appuntamento a base di musica, videoproiezioni e racconti affidati ad esperti d’arte e conoscenti.
Durante la serata saranno proposti alcuni dei brani più cari al Maestro, assiduo frequentatore del Teatro, e saranno ripercorsi alcuni momenti della sua vita e della sua carriera, con la quale ha lasciato il segno nel panorama artistico italiano e internazionale.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione Archètipo, si aprirà con l’intervento del professore Giovanni Cipriani, docente dell’Università di Firenze, e da un contributo video allestito da Archètipo in collaborazione con Zonazero. A seguire, la pianista Elisabetta Sepe proporrà un repertorio classico con partiture di Rossini, Herz e Donizetti, tra gli autori più amati da Guasti, che nella musica, accanto all’arte, coltivava l’altra sua grande passione. La serata avrà inizio alle ore 21 e sarà ad ingresso libero.
“Marcello Guasti – spiega il direttore artistico del Teatro Riccardo Massai – era molto legato al Teatro dell’Antella. Qui, nel 2004, abbiamo festeggiato i suoi 80 anni con un concerto di musica lirica a cui partecipò anche Mario Luzi, grande amico del Maestro. Per i suoi 90 anni, nel 2014, gli dedicammo un concerto di Mozart, che lui amava molto e ricordo che si commosse quella sera a Teatro. Ricordarlo a un anno dalla sua scomparsa sarà come riaverlo con noi per una sera”.
“Con la serata di sabato – fa eco il sindaco Francesco Casini – avremo l’occasione di rendere omaggio a un grande artista che è stato parte attiva e integrante della nostra comunità e della vita culturale del nostro territorio, ma anche quella di ricordare l’uomo Marcello Guasti, mente arguta, vivace e di spirito, parlando di lui e ascoltando la musica che amava. Un tributo che in primavera sarà accompagnato dalla collocazione di un’opera del Maestro nella frazione capoluogo: il suo Ramo d’Oro raffigurante un olivo, segno distintivo dell’identità del nostro territorio, troverà casa ai Ponti, accanto al giardino intitolato ad un altro grande artista, Silvano Campeggi”.
La scultura, composta da un basamento in terracotta contenente un ramo d’olivo in metallo, è stata realizzata dall’artista poco prima della sua scomparsa, avvenuta l’11 gennaio scorso ed è già stata acquisita dall’amministrazione comunale.
Il Maestro era nato a Firenze il 17 novembre 1924. Allievo di Pietro Parigi, uno dei maggiori incisori del Novecento e amico di Ottone Rosai e Corrado Cagli, esponente di spicco dell’espressionismo italiano e dell’arte aniconica, dopo le sue incisioni giovanili, policrome e in bianco e nero, è divenuto un artista importante nella pittura, nella xilografia, nel disegno, nella scultura e in vari adattamenti materici e funzionali: dai successi nella rilettura in chiave moderna della tradizione classico rinascimentale italiana, improntata alla pittura di Paolo Uccello e Piero della Francesca, fino alla partecipazione alle maggiori rassegne espositive ed in numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero, in particolar modo in Germania.
Nel 1946, nel 1948 e nel 2011 espone alla Biennale di Venezia e nel 2011 riceve anche il Premio delle Arti Fiorentini nel Mondo.
Artista legato profondamente alla sua terra, molti dei suoi capolavori adornano città della Toscana. Per molti anni è stato residente a Terzano, frazione collinare nel Comune di Bagno a Ripoli.
Tra le opere del Maestro presenti sul territorio ripolese si elencano le seguenti: Tabernacolo di Santa Lucia, 1982; Tabernacolo del Crocifisso, 1989; Gatto alla Fonte del Campani, 1998; Via Chiantigiana, Grassina: La Piramide del Sasso. Omaggio all’Ambiente, 2000; Piazza della Pace, Bagno a Ripoli/Capoluogo: Ulivo sotto l’Arcobaleno, 2003-2004; Cimitero monumentale di Antella: Fregio per la Cappella della Galleria Maria Regina (1970) e Tomba Antonini (2009); Croce dei Simboli della Passione, nel Tabernacolo della Croce in Via Roma 383 (2016).
di REDAZIONE
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