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venerdì 19 Aprile 2024
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    I primi chiedono certezze e sicurezze; il secondo spiega quello che è stato fatto e quello che è in ponte

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Chiedono certezze i residenti di Grassina nella zona di via Bikila: certezze sulla situazione del Borro delle Argille, perché non i ripetano più esondazioni e alluvioni come nei mesi scorsi.

     

    "In verità – dice uno dei residenti – qualcosa si è mosso, infatti Publiacqua ha provveduto a fare una pulizia dell' ultimo tratto del Borro delle Argille (da metà di via Bikila fino a dove sfocia nell'Ema); in quest'occasione sono stati rimossi numerosi detriti ingombranti che senza ombra di dubbio ostruivano il passaggio dell'acqua come ad esempio una lunga rete metallica di recinzione con relativi paletti di ferro al quale si sono aggiunti legni vari, una scala, grossi vasi, portati giù con l'alluvione del 21 ottobre 2013".

     

    Ci sono però molte cose da sistemare secono i residenti: "Chi deve pulire il tratto intubato che passa sotto il condominio di via Bikila 2 fino a metà via Bikila ancora pieno di detriti? A detta del Comune sembra non sia di sua competenza quando invece in passato venivano a pulirlo. Addirittura si vocifera sia di competenza dei condomini (secondo quale legge? Con quali mezzi?)".

     

    "Vogliamo delle rassicurazioni tecniche – prosegue il residente – che spieghino come la portella alla foce del borro non ostacoli il deflusso dell' acqua in caso di piena. Quali sono i progetti di lavori a monte ed in quali scadenze per prevenire un fenomeno alluvionale come quello del 21 ottobre?".

     

    "Ultimo punto – conclude – ma non meno importante, stabilire una volta per tutte chi deve occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria del Borro delle Argille, siamo stanchi dei continui rimbalzi tra comune di Bagno e Ripoli, Consorzio di Bonifica, Regione, …".

     

    Ed eccole le risposte, concertate da Comune di Bagno a Ripoli e Consorzio di Bonifica.

     

    "La pulizia dei tratti tombati dei corsi d’acqua (da tempo non più consentiti)  – spiegano – spetta di norma al titolare della concessione per la realizzazione del tombamento. Non sappiamo chi sia ma ci deve essere, altrimenti è un’opera carente di atti autorizzativi".

     

    "La portella allo sbocco del Borro delle Argille in Ema – proseguono – è stata recentemente risagomata per permetterne il regolare funzionamento secondo i principi idraulici che regolano questo tipo di opere, ovvero aprirsi per la spinta dell’acqua proveniente da fossi e affluenti minori (in questo caso far scaricare il Borro delle Argille) e chiudersi per pressione delle acque di piena del corso d’acqua maggiore (in questo caso l’ema) per evitare rigurgiti verso il piano campagna, le strade e le case intorno".

     

    "Questo sistema automatico – dicono ancora – non condiziona in modo apprezzabile il deflusso verso il torrente principale ma previene gravi danni dovuti al rigurgito di notevoli e ben più violente quantità d’acqua del corso maggiore al passaggio della piena. Fino a poco tempo fa la sagoma della portella non consentiva una corretta chiusura non adattandosi alla geometria dei manufatti alla sezione  di sbocco e pertanto, di recente il Consorzio, in accordo con il settore idraulico della Provincia e il Comune ne ha ripristinato il corretto funzionamento".

    "Oltre alla pulizia da ingombranti e rifiuti nel tratto tombato (attuata da Publiacqua e ricordata dal cittadino) – dicono ancora – il Comune ha operato in collaborazione con gli enti gestori dei servizi a rete per incrementare la luce idraulica del ponte di via IV Agosto e ha attivato un progetto per i primi interventi per la riduzione del rischio idraulico nel tratto terminale a monte dell’abitato attraverso l’eliminazione del tratto tombato esistente nell’area dei giardini e la realizzazione di una piccola difesa arginale".

     

    "L’intervento – annunciano – è atteso entro l’anno in corso mediante un’attuazione in collaborazione tra Comune e Consorzio".

     

    "Il Consorzio esegue la manutenzione ordinaria delle sponde del Borro delle Argille – precisano – effettuata da anni con regolarità con almeno due/tre passaggi di sfalcio della vegetazione programmati in primavera-estate, secondo un calendario e sui tratti pubblicamente resi disponibili anche sul sito internet www.cbtc.it, oltre a provvedere con campagne mirate o interventi di manutenzione incidentale alla rimozione delle piante secche, a fine ciclo vitale o cadute a monte del borro".

     

    "Il Consorzio – concludono – è stato ed è comunque assolutamente disponibile ad effettuare manutenzioni straordinarie eventualmente richieste e concordate nei modi e nei tempi con tutti i soggetti competenti (enti locali e autorizzativi, privati delle aree a monte)".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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