ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – E’ una riflessione profonda, non banale, quella di Sonia Redini, consigliera comunale di Cittadinanza Attiva, in seguito alla terribile morte di Eloy Baca Eslava, ucciso all’alba del 10 gennaio da un pirata della strada nel cuore dell’Antella.
“Di ciò che è accaduto la mattina presto di lunedì ad Antella – inizia Redini – capisco poco. Non riesco a capire come sia stato possibile uccidere una persona così, non fermarsi a soccorrerla”.
“E non si capiscono – prosegue commentando la scarcerazione del 28enne di origine marocchina – le ragioni della libertà provvisoria: sembra che manchi giustizia, che avrà di sicuro i tempi più lunghi di un processo, ma che ora appare come un’altra ferita a questa famiglia spezzata”.
“In mezzo a tutto questo disorientamento – rimarca – vedo chiaramente solo una cosa: la “simpatia” che è nata spontaneamente nella nostra comunità”.
“Oggi usiamo questa parola in altro modo – precisa – ma la sua etimologia ci dice che lo stato d’animo di un’altra persona diventa un sentimento nostro ed è il principio etico che cementa la solidarietà”.
“Ed allora – tiene a sottolineare – capisco le ragioni che hanno spinto le persone, le associazioni, a darsi da fare per raccogliere dei fondi, forse l’azione più semplice da fare nell’immediato”.
“Ringrazio gli altri gruppi consiliari – rilancia – che hanno aderito alla proposta di aprire, come Amministrazione, un conto corrente su cui versarli”.
“Capisco – ribadisce – chi ha lasciato i fiori sul luogo dell’incidente o chi, conoscendo la moglie ed il figlio, sta loro vicino. O chi si sta dando da fare per cercare di garantire una stabilità lavorativa alla moglie e lo fa senza volerlo rendere pubblico”.
“C’è l’onda di questa tragedia – conclude Redini – ma c’è una spiaggia pronta ad assorbirla. Essere un po’ di questa sabbia ci rende una comunità migliore”.
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