PONTE A EMA (BAGNO A RIPOLI) – L’idea è nata subito dopo aver ascoltato nella serata di lunedì 9 marzo il presidente del consiglio Giuseppe Conte che annunciava ulteriori misure restrittive estese a tutto il territorio nazionale. Unico messaggio, stare a casa.
Eleonora e Francesco, poco piĂą che ventenni ed entrambi di Ponte a Ema, hanno pensato di potersi rendere utili nei confronti dei compaesani piĂą anziani organizzando un gruppo di coetanei che sarebbero usciti al posto loro per compiere le piccole commissioni quotidiane.
“L’idea sappiamo che era giĂ stata sviluppata al nord Italia – ci spiega Eleonora – E noi abbiamo pensato che sarebbe stata molto utile anche qui nella nostra zona dove ci sono tante persone di una certa etĂ e sole”.
“Abbiamo così contattato con messaggi telefonici tutti gli altri ragazzi del Gruppo giovani di Ponte a Ema – prosegue – composto da ragazzi delle scuole superiori, universitari e qualche adulto con i quali organizziamo i centri estivi al circolo parrocchiale, chiedendo chi sarebbe stato disponibile ad andare al supermercato o in farmacia e consegnare poi a domicilio. Tantissimi hanno aderito all’idea”.
“Naturalmente – precisa – tutto sarĂ coordinato ed organizzato telefonicamente ed i contatti saranno ridotti al minimo.
Per far arrivare l’informazione alle persone è stato fatto un volantino con i loro due numeri di telefono che serviranno per mettersi d’accordo sulle necessità , verrà distribuito nella zona ma confidano anche nel passaparola.
“Abbiamo grande fiducia – concludono – pensiamo che potrĂ funzionare. Saremo operativi da subito: anche la Protezione Civile, suggerendoci la massima cautela, ci ha dato l’ok”.
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