GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Sabrina ha visto dal suo terrazzo il fiume di acqua e fango che invadeva via Giotto e più di un metro d'acqua aveva già coperto la zona delle cantine. Il tombino in mezzo alla strada era diventato una fontana.
Per cercare di arginare i danni quando è scesa si è immersa nel lago davanti alla cantine per cercare di aprire il tombino e far defluire un po' l'acqua: “Mi è preso il nervoso non ci sono riuscita poi per fortuna sono arrivati i vicini con la pompa per aspirare via tutto questo lago”.
È la terza volta in cinque anni che cantine e garage dei cinque appartamenti di via Giotto (in foto) rimangono alluvionati e il responsabile è un fosso stretto che finisce sotto la strada e all'imboccatura del suo passaggio sotterraneo restano impigliati sassi e detriti che lo fanno tracimare.
Mentre tutti si danno da fare con stivali e scope, cassette e secchi per tirare via l'acqua e il fango si cerca di sbollire anche la rabbia: “L'ultima volta era l'ottobre del 2013, stessa storia, se qui non puliscono bene questi fossi, se non fanno i lavori che servono ricapiterà sempre”.
Stavolta è bastata una mezz'ora appena del nubifragio del pomeriggio per far salire l'acqua e trasformare il piccolo fosso in un fiume invadente.
Sabrina Dei mostra il punto in cui l'acqua esce: “C'erano due grossi massi incastrati, non basta la griglia che hanno messo gli operai”.
A togliere quei due grossi massi e a far defluire l'acqua ci hanno pensato Stefano e i suoi vicini: con la corda hanno legato e tirato su i due “pilloli” che qualcuno pensa possano essere venuti giù per colpa dei lavori di bonifica sulla variante di Grassina.
“Ma è inutile che il sindaco venga qui quando il danno è già fatto. Servono dei lavori seri prima, per prevenire queste cose”, dice Andrea mentre continua a pulire il suo garage dove la sua moto è rimasta salva.
In via Abebe Bikila ci sono anche i volontari della Vab con i loro mezzi ad aiutare i residenti a togliere l'acqua dai garage allagati, scarpe e divani da buttare sono sulla strada.
Qui è il Borro delle Argille tombato che fa danni, mentre poco più su via IV Agosto è stata graziata stravolta grazie ad alcuni lavori fatti di recente sul tratto del Borro all'aperto, spiegano i tecnici del Comune.
di Luisa Pampaloni
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