ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – Solenne cerimonia lunedì 1 ottobre: in cui il Comune di Bagno a Ripoli e la Misericordia dell’Antella hanno reso omaggio ad un illustre toscano, fiorentino di adozione, il senatore Isidoro Del Lungo.
Fu assessore alla pubblica istruzione, primo presidente dell’Accademia della Crusca, fondatore della Società Dantesca Italiana: nativo di Montevarchi, è ancora oggi considerato, a quasi cent’anni dalla morte, il più famoso esperto di Dante Alighieri, della Divina Commedia, e di Dino Compagni.
Alla cerimonia hanno partecipato i Gonfaloni di Regione Toscana, Città Metropolitana, Comune di Firenze, di Montevarchi, Bagno A Ripoli e Misericordia dell’Antella.
Oguno ha deposto una corona di alloro ai piedi della restaurata tomba nel Cimitero Monumentale della Misericordia dell’Antella, dove si è svolta la cerimonia che ha visto la nutrita partecipazione di autorità militari e di tanti cittadini.
“Si concretizza oggi – ha detto il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini – con l’inaugurazione della tomba restaurata del senatore Isidoro Del Lungo, l’omaggio di una comunità intera ad uno dei suoi antenati illustri”.
“Un traguardo – ha tenuto a precisare – che non sarebbe stato possibile senza la sinergia tra Misericordia di Antella, Città Metropolitana e amministrazione comunale di Bagno a Ripoli. Il restauro dell’antico sepolcro non è solo la restituzione al cimitero di Antella e ad un’intera comunità di uno dei suoi monumenti più significativi”.
“Ma anche un modo – ha concluso Casini – per ridare nuovo vigore alla memoria di un uomo delle istituzioni e tra le massime figure del panorama culturale tra ‘800 e ‘900, che ha segnato la storia del Paese e del nostro territorio, come esempio e ispirazione per le generazioni di oggi e quelle a venire. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questo restauro e alla restauratrice per la meticolosità e la sapienza con cui lo ha realizzato”.
“Il Cimitero Monumentale della Confraternita di Misericordia di Santa Maria all’Antella – ha sottolineato il Governatore della Misericordia, Paolo Nencioni – è un luogo di memoria, è la custodia di un tesoro e veicolo culturale, un museo a cielo aperto”.
“Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ha proseguito il Governatore – più volte ha ricordato che la memoria è un segno autentico di una comunità che ricorda gli eventi che ne hanno attraversato la vita. Che sa guardare al futuro proprio perché capace di collegarsi alle proprie radici e di condividere un’ideale di persona e di giustizia”.
“Papa Francesco poi – ha continuato – ha ricordato che quando, non solo un cristiano, ma un uomo o una donna, chiude la chiave della memoria incomincia a morire. E ha ammonito alla memoria per vivere. Ricordo che nel 2016 il ministero della cultura ha definito i cimiteri monumentali italiani parte del patrimonio storico artistico; pertanto, occasioni come questa devono portare a riflettere sulle funzioni di questi cimiteri, in cui sempre più spesso le Confraternite sono lasciate sole nella difficile gestione sia burocratica che economica”.
“Lancio una idea di coprogrammazione e di coprogettazione – ha aggiunto Nencioni – che forse esiste già anche in Regione Toscana, prendendo spunto dalla Regione dell’Emilia Romagna. Che nel dicembre 2022 ha approvato una legge che riconosce e valorizza i cimiteri monumentali e storici, e individua i requisiti minimi necessari per poter accedere a bandi per la concessione di contributi per progetti presentati da soggetti titolari e gestori di strutture riconosciute”.
“Il tutto poi – ha concluso – deve essere parte di una guida di itinerari e paesaggi culturali interpretativi, narrativi e turistico culturali connessi ai siti cimiteriali e alle comunità di riferimento. Anche Regione Toscana, grazie alle Confraternite di Misericordia e non solo, ha una ricchezza di cimiteri monumentali e l’evento di oggi può essere il primo passo per una nuova collaborazione”.
Nel messaggio inviato dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, è stato messa in risalto come “Isidoro Del Lungo sia stato un autorevole protagonista della letteratura italiana. Di lui ricordiamo la prolifica attività letteraria, la storia di impegno civico e politico in favore del territorio, la determinazione con cui fu attento difensore e custode del patrimonio culturale della Nazione nonché il senso del dovere e la forza morale con cui ha saputo interpretare i prestigiosi incarichi che gli furono affidati”.
“Tra questi – è stato sottolineato – in particolare quello di presidente della Società dantesca italiana e, successivamente, di primo presidente dell’Accademia della Crusca di cui fu anche compilatore dell’omonimo Vocabolario. Sono certo che le parole e le emozioni di questa giornata sapranno celebrare la figura di un uomo che ha saputo incarnare tutti quei valori che hanno reso grande l’Italia”.
Il presidente della Società Dantesca Italiana, professor Marcello Ciccuto, nel suo messaggio ha infine evidenziato come “Isidoro Del Lungo è stato personalità di spicco non solo nel quadro delle prime conquiste della dantistica moderna, ma anche e in particolare studioso ben riconoscibile per l’impegno di una vita sulla via dell’affermazione e dello sviluppo di una cultura nazionale di ampio respiro: quella che della critica, dell’interpretazione, della ricerca inesausta di una conoscenza esatta della storia e dei testi che ne avevano illustrato le origini aveva fatto il suo più nobile fine”.
“Ben noto – ha concluso – l’ampio raggio della sua cultura e delle applicazioni di essa allo studio di Dante come anche della letteratura che per due secoli gli fece corona. Grazie per aver oggi celebrato degnamente chi ha onorato la vicenda mirabile della critica e della letteratura di un intero Paese”.
Nel cimitero monumentale, riposano anche la moglie e, in varie zone, sei degli otto figli. Le sue “poesie più belle”, come amava dire.
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