GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Quest’anno è la Barca a portarsi a casa la "Lavandaia”, vincendo la quinta edizione del Torneo delle Contrade di Grassina.
Una vittoria che soddisfa tutti perché meritata e tanto attesa, infatti era l’unica contrada a non aver mai raggiunto il gradino più alto del podio.
La Mestola replica classificandosi, anche quest’anno, ultima ed aggiudicandosi così il bottiglione d’aceto targato “32” (il numero del tram che porta… all'Antella).
Il Centro ha tentato fino alla fine di portare via la vittoria alla Barca, ma si deve accontentare di un meritato secondo posto e del marchio di “contrada da battere” per quanto riguarda il tiro alla fune, avendo vinto la gara per il secondo anno consecutivo.
La Rana quest’anno non riesce a scendere in campo con lo spirito che l’aveva contraddistinta nelle scorse edizioni, anche se ancora una volta si è dimostrata la contrada più organizzata portando ad ogni gara numerosi “atleti”.
Lo scopo e l’obiettivo che questo torneo si propone (tra tante difficoltà, qualche polemica e meravigliose soddisfazioni) è quello di un ritorno alle tradizioni, di ridare una sua identità al paese.
"Di restituire a tutti noi – dicono gli organizzatori – un confortante senso di appartenenza e cerchiamo di farlo attraverso il sano divertimento e l’aggregazione, cercando di coinvolgere ogni singola persona, ogni singola realtà ed ogni associazione".
"Prima di chiudere definitivamente questa edizione – ricordano – vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, partecipato e collaborato alla buona riuscita della manifestazione: i commercianti che hanno ospitato il “tiro alla fune” all’interno della Notti Bianche, il Comune per il suo impegno e la graditissima presenza, le associazioni per la disponibilità degli spazi".
"Ma soprattutto – tengono a dire – i grassinesi che sono scesi in campo, mettendosi in gioco e che hanno risposto, come al solito, con immensa generosità alla richiesta di aiuto per “Margherita”".
Grazie al Torneo delle Contrade infatti sono stati donati 1.300 euro alla famiglia di questa bambina (il nome è di fantasia) colpita da Atassia, una grave malattia che interessa il sistema nervoso.
"Si chiude il sipario – concludono – e speriamo di avervi regalato, grazie anche a qualche costruttiva polemica, momenti di goliardia assoluta, divertenti e bellissimi attimi di aggregazione, ma soprattutto la voglia di tornare a giocare tutti insieme il prossimo anno".
di Redazione
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