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venerdì 29 Marzo 2024
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    Il sindacato: “La direzione aziendale non risponde neanche a una nostra concreta proposta alternativa”

    PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – "Il punto prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata evidentemente sarà chiuso: a niente sono serviti gli incontri avuti con l’amministrazione durante i mesi scorsi. Ha prevalso la logica delle esternalizzazioni a favore di enti o associazioni di volontariato venendo meno ad alcuni accordi presi, e continuando nella politica di ridimensionamento dei servizi pubblici".

     

    L'accusa arriva dalla Uil-Fpl di Firenze, che torna a battere sulla vicenda del centro prelivi dell'ospedale di Ponte a Niccheri, sul quale "infuria" la battaglia ormai da mesi.

     

    "Come Uil – ricorda il sindacato – avevamo sostenuto alcuni incontri. Il primo dei quali, nel mese di gennaio 2014, in aula consiliare nel comune di Bagno a Ripoli alla presenza del sindaco uscente, nonché presidente della ex SdS Luciano Bartolini,del direttore sanitario Asl 10 Firenze dotto Gori, e dell’ingegner Meucci responsabile del progetto di ristrutturazione del nosocomio stesso".

     

    Ricordano come, "in quell’occasione, dopo ampia e calorosa discussione alla presenza di una numerosa rappresentanza di cittadini, e dopo aver constatato che la chiusura del punto prelievi sarebbe avvenuta, a loro dire, solo all’inizio dei lavori di ristrutturazione del DEA e dell’accesso all’ospedale (e soltanto temporaneamente per la durata degli stessi), decidemmo di rivedersi dopo qualche tempo".

     

    "Cosa che è successa – continua il sindacato – circa un mese e mezzo dopo. E, teniamo a precisare, solo su nostre ripetute sollecitazioni, proprio in direzione sanitaria del presidio stesso. In quest’ultima occasione ci facemmo promotori verso l’amministrazione di una proposta a costo zero: proponemmo cioè di trasferire il punto prelievi provvisoriamente, fino ad ultimazione dei lavori stessi, dove era collocato in precedenza. Cioè al sesto piano, proprio davanti al laboratorio, senza costi né disagi per gli utenti".

     

    "Ebbene – accusano – questa nostra proposta, inizialmente presa in considerazione e della quale avremmo dovuto riparlare da lì a poco dopo una valutazione aziendale, non è mai stata ascoltata. A niente sono serviti i nostri appelli e le nostre richieste di un nuovo e definitivo incontro: a tutt’oggi la sorda direzione aziendale non risponde alle nostre legittime richieste di confronto, andando avanti nella perversa logica di privatizzare tutto ciò che è possibile".

     

    "Privando ulteriormente la cittadinanza – conclude la Uil-Fpl – di servizi pubblici e nello specifico della possibilità di usufruire di un punto prelievi con accesso diretto senza appuntamento. Tale, a questo punto… era, quello dell OSMA".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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