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mercoledì 10 Settembre 2025
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    “Un fulmine a ciel sereno”: la Croce Rossa di Bagno a Ripoli dice addio al volontario Mario Massetti

    Il ricordo del presidente della Cri ripolese, Francesco Pasquinucci: "Ho fatto a lungo servizio con lui. Aveva una certa età, ma lavorava ancora: era il nostro gigante gentile"

    BAGNO A RIPOLI – “Mario è sempre stato una persona estremamente gentile e collaborativa: io ho fatto servizio con lui per tanto tempo, e posso dire che non si risparmiava con i pazienti, cercava sempre di incoraggiarli dando loro una pacca sulla spalla”.

    Sono queste le prime parole del presidente della Croce Rossa di Bagno a Ripoli, Francesco Pasquinucci, con le quali ricorda il volontario Mario Massetti, deceduto improvvisamente lo scorso 9 marzo.

    “Per tutti noi – ammette – è stato un fulmine a ciel sereno. Mario era un imprenditore che lavorava ancora, anche se aveva una certa età”.

    “Una volta – ricorda – mi disse che gli piaceva venire alla Croce Rossa per dedicarsi agli altri, anche perché per lui era un modo di staccare la spina da quell’ambiente lavorativo, da quel mondo dove era necessario prendere decisioni”.

    Continua il presidente Pasquinucci: “Rimasi particolarmente colpito da queste sue parole, perché è raro trovare persone che scelgono di diventare volontari in prima linea quando magari potrebbero tranquillamente permettersi di fare tutt’altro, godendosi il tempo libero fuori dal lavoro”.

    “Settimanalmente invece lui faceva il suo turno – aggiunge – si spendeva personalmente nel pratico come una sua necessità che sentiva di dover rivolgere agli altri. Mi disse che lui alla Croce Rossa era solo Mario e doveva pensare a fare bene il suo compito”.

    La sua grande statura lo aveva reso un gigante gentile, ci dice ancora il presidente: “Si era fatto benvolere da tutti, era stato per un periodo anche responsabile del gruppo dei donatori di sangue”.

    “Siamo vicini alla famiglia – tiene a dire Pasquinucci – è già una mancanza dura da affrontare anche per noi”.

    “Una perdite inaspettata per tutta l’associazione – conclude Pasquinucci – e per tutti i volontari che lo hanno conosciuto e gli volevano bene. Difficile da accettare e che lascia ancora di più, per quanto possibile, l’amaro in bocca”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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