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giovedì 25 Aprile 2024
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    Una comunità energetica a Bagno a Ripoli: tutte le forze in consiglio comunale sono d’accordo

    Mozione condivisa per "individuare alcune superfici fra Antella e Ponte a Niccheri, idonee per ospitare impianti fotovoltaici, sui quali aggregare una comunità energetica”

    BAGNO A RIPOLI – C’è stato il consenso unanime di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale (Partito Democratico, Cittadini di Bagno a Ripoli, Per una cittadinanza attiva – Bagno a Ripoli, Lega – Salvini Premier) sul testo dell’impegno politico a favore della produzione di energia rinnovabile sia per autoconsumo sia per condividerla fra utenti vicini alla fonte, con benefici economici ed ambientali.

    “Al centro del dibattito consiliare – si legge in una nota condivisa – è stato lo strumento della “comunità energetica rinnovabile” (acronimo C.E.R.), di cui ancora in pochi hanno sentito parlare, ma che deriva dalla normativa europea e che anche la Regione Toscana ha recentemente deciso di promuovere”.

    “La mozione approvata – viene specificato – parte, infatti, dall’impulso per la massima diffusione di pannelli fotovoltaici, dando applicazione a livello comunale al recente decreto 17/2022 sulle semplificazioni autorizzative, per poi individuare alcune superfici fra Antella e Ponte a Niccheri, idonee per ospitare impianti fotovoltaici, sui quali aggregare una comunità energetica”.

    “In particolare – rimarcano – la copertura piana sopra la galleria artificiale per la terza corsia ad Antella, i tetti della biblioteca, della scuola “Redi”, del Centro operativo e le coperture del “Pazzagli” possono essere ben utilizzati a questo scopo”.

    “Rispetto all’autoconsumo – viene puntualizzato – in una “comunità energetica” si produce energia da fonte rinnovabile e viene distribuita fra chi è in grado di utilizzarla subito, evitando di immettere in rete energia pulita quando e dove non serve”.

    “Per tale ragione – rimarcano – ci sono incentivi a livello economico dal GSE e c’è un bel risparmio sulle bollette. Possono entrare a farne parte cittadini privati, piccole e medie imprese e soprattutto amministrazioni comunali”.

    “La produzione di energia non da fonti fossili era già una sfida – viene spiegato – Ora si è trasformata in una necessità, perché l’incremento vertiginoso del prezzo dell’energia comporta bollette più care ed aumenti dei prezzi dei beni di consumo. Alla già difficile transizione energetica si aggiunge, quindi, il nodo di emanciparsi dalle dipendenze estere di approvvigionamento. Perciò, bisogna pensare in modo diverso alle nostre fonti di energia e cercare soluzioni su misura dei territori”.

    “Con l’aiuto della Regione e dell’Agenzia ARRR – concludono – società in house, che è stata delegata ad assicurare il necessario supporto tecnico ai Comuni, verrà avviato uno studio di fattibilità tecnico-economica per realizzare una “comunità energetica per Antella-Ponte a Niccheri”, quale esperienza pilota da estendere, poi, anche ad altre aree del territorio comunale. Un passo concreto verso la costruzione di un sistema combinato di energie rinnovabili, a portata locale, partendo da quelle zone particolarmente incise dai lavori per la terza corsia”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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