OSTERIA NUOVA (BAGNO A RIPOLI) – “Martedì scorso, 23 novembre, durante l’assemblea pubblica ad Osteria Nuova, il sindaco ha stupito i molti residenti presenti. Dopo diverse richieste della popolazione attraverso documenti, petizioni, incontri in palazzo comunale, articoli di giornale, il sindaco ha deciso di organizzare questo incontro in cui ha annunciato tanti e significativi cambiamenti rispetto alle previsioni urbanistiche di questa frazione, invertendo proprio la rotta imboccata”.
Lo annuncia un gruppi di residenti della frazione di Bagno a Ripoli, che nei mesi scorsi aveva raccolto oltre 100 firme per opporrsi alle previsioni urbanistiche.
“Tutto ciò – riprendono – ha ovviamente raccolto il consenso della quasi totalità dei presenti. Di fatto sono stati stralciati sia gli espropri che interessavano i terreni di proprietà della casa del popolo sia i terreni di via Martinelli, cancellando così il previsto by-pass ed il parcheggio pubblico”.
“Rimane ancora in piedi – rimarcano – la realizzazione di un verde pubblico retrostante la casa del popolo, forse attraverso una convenzione con i proprietari piuttosto che con un esproprio. Inoltre, è stata annunciata la riduzione consistente di uno dei due interventi edificatori previsti che passa da 6 abitazioni a 2, ovvero da 1.000 metri quadri a 330, l’intervento che avrebbe fatto sparire un’area panoramica coltivata ad olivi, mentre rimarrebbe intatto l’altro intervento di 160 metri quadri”.
“Seppur soddisfatti della dichiarata riduzione – incalzano – continuiamo a ritenere del tutto inutili nuove abitazioni, con conseguente consumo di suolo, dati i numerosi immobili in vendita nella frazione, e quelli che sorgeranno, una quindicina, nei prossimi mesi con l’intervento edificatorio di Via Lazzeri approvato tre anni fa”.
“Nel documento che abbiamo consegnato al sindaco durante l’assemblea – puntualizzano – è stato chiaramente evidenziato che trovando soluzioni alternative per soddisfare l’esigenza di nuovi posti auto sarebbe venuta meno sia la necessità di una nuova viabilità che la realizzazione di nuove abitazioni”.
“Comunque – ammettono – il cambiamento complessivamente prospettato dal sindaco era, fino a qualche giorno fa, impensabile. Quello che possiamo trarre da questa vicenda è che la qualità del governo del territorio dipende dal modo in cui si costruiscono le sue decisioni e la partecipazione dei cittadini è un elemento indispensabile di questa qualità. Ovviamente ciò non sostituisce la funzione essenziale dell’amministrazione nel dare regole, voce ed una visione generale ad una comunità, nell’ottica di un governo effettivo ed unitario del proprio territorio”.
“La popolazione – concludono – nell’esprimere i propri bisogni, e la conoscenza dei luoghi in cui vive, come anche suggerire idee, accorgimenti talvolta minimali ma necessari per risolvere i problemi, contribuisce a rendere la programmazione urbanistica meno conflittuale e più democratica. Con la speranza che tutto quello che gli amministratori hanno prospettato sia mantenuto”.
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