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mercoledì 8 Maggio 2024
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    Che spettacolo! Cartelli, poesie e scatti tra i cactus guidano alla scoperta del giardino SottoVico

    Giovani e adulti diversamente abili e non sono i protagonisti del progetto "Follow The Art", ideato dall'associazione "Le tre e un quarto" e finanziato con il contributo di Cesvot

    VICO D’ELSA (BARBERINO TAVARNELLE) – Unici nella loro diversità, come le piante grasse che li ispirano, i cartelli segnaletici, le poesie, le fotografie, i manufatti in ceramica, ideati e realizzati da un gruppo di diversamente abili (e non), da alcuni giorni “abitano” in modo permanente il giardino botanico SottoVico, a Vico d’Elsa.

    E lo arricchiscono come una speciale rosa dei venti, una bussola emozionale che guida all’ascolto di sé e della natura circostante.

    Tra le oltre 5mila specie di piante, accolte nella monumentale cattedrale di vetro che domina la vallata, e nelle altre serre presenti nel parco di proprietà comunale, situato nella frazione di Barberino Tavarnelle, alcuni giovani e adulti diversamente abili dell’associazione “Le tre e un quarto” hanno trovato lo spazio naturale ed espressivo per raccontarsi, conoscersi, riflettere se stessi nell’amore per l’ambiente e per gli altri.

    Come artigiani, poeti, ceramisti, guide alla fruizione dei tanti percorsi naturalistici del giardino da loro stessi vissuto nella quotidianità.

    Identità, vocazioni, capacità, sogni, desideri dei ragazzi e delle ragazze speciali che rispettano e ascoltano la natura sperimentano nuovi linguaggi e forme di comunicazione, stabiliscono inediti contatti con la dimensione naturale del giardino, costruiscono relazioni e rafforzano il bisogno di interagire con l’esterno e sentirsi parte integrante di un un’unica realtà, sensibile, umana, solidale.

    È così che è nato il progetto “Follow The Art”, ideato dall’Associazione “Le tre e un quarto” e finanziato grazie al contributo di Cesvot in collaborazione con il giardino SottoVico, guidato da Stefano Battistini.

    L’iniziativa, coordinata da Federica Bargagni, ha previsto la realizzazione di cartelli e pannelli informativi che orientano i visitatori alla scoperta delle bellezze e delle specificità che caratterizzano una delle aree ambientali più originali della Toscana.

    Una segnaletica che non solo dà indicazioni e informazioni descrittive su ogni angolo del giardino ma, come una sorta di guida narrante, suscita ricordi ed emozioni.

    E offre lo spunto per fermarsi a pensare, invita a camminare lentamente, ad osservare i dettagli dell’area verde leggendo un componimento poetico, apprezzando un oggetto fatto a mano.

    “Sono tutti pezzi di noi, frammenti di identità condivisi – afferma la presidente dell’associazione “Le tre e un quarto” Candida Vettori – che emergono da ciascuna delle personalità e delle potenzialità dei ragazzi e delle ragazze, disabili e non, coautori del progetto”:

    “Frutto di un percorso laboratoriale – specifica – sostenuto e affiancato da tecnici professionisti, il nostro obiettivo è quello di offrire un nuovo strumento informativo che aiuti il pubblico ad esplorare il giardino SottoVico con tutti i sensi”.

    Di grande impatto è la mostra fotografica, allestita fino alla fine del mese di gennaio, tra i cactus di dimensioni imponenti all’interno della serra centrale, che espone una trentina di scatti che ritraggono le ragazze e i ragazzi e gli oggetti da loro lavorati, plasmati, trasformati in opere d’arte.

    “Ancora un messaggio per affermare – continua Candida Vettori – che la diversità non può essere che un’imprescindibile ricchezza dell’esistenza umana che sa mettersi in ascolto e narrare le sue molteplici forme di espressione attraverso la comprensione di ciò che la circonda, in primis la natura”.

    Altro progetto cui sta lavorando il Giardino SottoVico in collaborazione con l’associazione “Le tre e un quarto” e il Comune di Barberino Tavarnelle è la realizzazione della Casa nel Bosco delle Emozioni, di cui è stata elaborata una specifica progettazione.

    È il sindaco David Baroncelli a lanciare la raccolta fondi per invitare la comunità a sostenere l’ambizioso intervento dalle finalità sociali che intreccia, natura, ambiente e disabilità.

    “Abbiamo attivato una raccolta crowdfunding – sottolinea il primo cittadino – per mettere insieme i fondi necessari alla costruzione di una struttura di legno di cui sono state gettate le fondamenta in un’area del giardino, la nuova casa delle emozioni potrà accogliere tutti coloro che vorranno dedicarsi del tempo e cercare l’armonia delle cose nella loro essenza, anche quella invisibile”.

    Per prendere parte al progetto ed effettuare una donazione il link è il seguente: https://www.eppela.com/projects/9288.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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