BARBERINO TAVARNELLE – E’ stato approvato all’unanimitĂ il documento presentato dal consigliere comunale socialista a Barberino Tavarnelle, Alberto Marini, a nome della coalizione di maggioranza, per dare la cittadinanza onoraria al milite ignoto sepolto all’altare della patria in occasione della ricorrenza del centenario
I socialisti del Chianti, spiegano, hanno presentato il documento “in osservanza dell’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana che recita: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertĂ degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di paritĂ con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranitĂ necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo“.
Da qui, “aderiscono e sostengono il progetto che prevede, in occasione del centenario della traslazione, che tutti i Comuni d’Italia conferiscano la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto”.
“Quel soldato – sottolineano – che per cent’anni è stato volutamente ignoto, diventerebbe il Cittadino d’Italia. Quell’Italia che nei momenti di grande difficoltĂ , si aggrappa e si unisce a tutti quei simboli e valori che ne caratterizzano la propria storia per risollevarsi e rinascere”.
I socialisti chiantigiani ricordano “figure come Sandro Pertini che nel 1917 fu decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare per aver combattuto sull’Isonzo e, pur deplorando la partecipazione italiana alla I° guerra mondiale, definirono il Milite Ignoto, partecipando alle celebrazioni del 1921, “un proletario straziato da altri proletari””.
Allo stesso tempo, “ritengono utile e necessario ricordare alle nuove generazioni i valori fondanti della nostra nazione a partire dal risorgimento”.Â
E ricordano, “proprio in questo momento critico per la pandemia come sia giusto aggrapparsi ai valori fondanti della nostra unitĂ nazionale con solidarietĂ , attenzione alle categorie piĂą povere e non dimenticando i popoli del terzo e quarto mondo che necessitano dell’aiuto dei paesi piĂą sviluppati e ricchi per uscire dalla povertĂ e dalle pandemie”.
I socialisti, “nel solco dei propri principi fondatori e dalle proprie tradizioni storiche ancora oggi valide” ribadiscono, in conclusione, “con convinzione l’adesione a che il milite ignoto sia cittadino onorario del nostro comune”.
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