BARBERINO TAVARNELLE – Oltre 40 minuti per una diretta Facebook che, a tratti, è diventata anche una sorta di “seduta motivazionale” per i suoi cittadini.
Un venerdì sera in cui il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli ha preso la parola al termine di una settimana un cui i contagi hanno picchiato duro in questo territorio.
“Abbiamo un nuovo Dpcm, con chiusure mirate da decidere in modo piĂą chirurgico – ha iniziato Baroncelli – Solo ieri abbiamo avuto 12 casi tutti insieme, oggi un solo caso. Il nostro comune per i nuovi indici del Dpcm ha una media settimanale di 265 contagi su 100.000 abitanti, appena sopra la soglia limite di 250/100.000”.
“Siamo quindi fortemenre attenzionati – ha annunciato – sia dalla Asl che dal nuovo comitato regionale per eventuali provvedimenti scolastici. Le prime due buone notizie: non siamo zona rossa, non chiuderemo le scuole”.
“Sono buone notizie – ha precisato – ma ricordiamoci che siamo leggermente sopra ai 250/100.000, anche perchĂ© limitrofi a zone fortemente attenzionate come il Chianti senese o Certaldo”.
“Abbiamo casi sporadici all’interno delle scuole – ha evidenziato – Al momento non si fanno screening a tappeto perchĂ© non ci sono le caratteristiche che li indicano come necessarie. La SocietĂ della Salute, insieme all’Asl, al nuovo gruppo di lavoro sulle scuole a livello regionale, stanno monitorando tutti i comuni toscani. Non siamo in situazione critica ma di forte attenzionamento”.
Poi, la parte… motivazionale: “La popolazione deve rimettere impegno e testa su quello che sta accadendo. Stiamo verificando comportamenti non coerenti, con assembramenti negli spazi pubblici e mancato utilizzo della mascherina. Sono sempre le solite indicazioni (mascherina, distanziamento) che vengono disattese: se prosegue così chiuderemo gli spazi pubblici. Non molliamo proprio adesso, abbiamo fatto di meglio in passato!”.
“Oggi facciamo un richiamo – ha ammonito – nei prossimi giorni continueremo con monitoraggio e sanzioni. Se riscontreremo ancora comportamenti non corretti saremo costretti a prendere provvedimenti restrittivi. La fascia con maggiore incidenza è quella fra i 20 e i 44 anni: non c’è da cercare un colpevole, ma avere un senso di responsabilitĂ collettivo”.
“Siamo la maglia nera del Chianti fiorentino – ha concluso Baroncelli – dobbiamo darci una regolata. Altrimenti i contagi salgono, e noi saremo costretti a prendere decisioni restrittive. Siamo un comune “di frontiera” con altre zone ad alta incidenza. Se teniamo duro noi proteggiamo, in un certo senso, anche il resto del territorio”.
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