BADIA A PASSIGNANO (BARBERINO TAVARNELLE) – Le cronache dei quotidiani di oggi, lunedì 7 febbraio, riportano la sconcertante notizia che a Firenze, poco distante dal cimitero di Trespiano, sulla via Bolognese, è stata trovata nel bosco una discarica di lapidi.
Pezzi di tombe, ossari: sembra anche che all’interno siano stati rinvenuti frammenti di ossa umane.
Una segnalazione simile ci era stata fatta da un cittadino nel settembre 2021: riguardava una “discarica” simile a quella venuta alla luce a Firenze, esattamente nel bosco dietro il cimitero di Badia a Passignano, nel comune di Barberino Tavarnelle.
Eravamo andati sul posto e avevamo documentato la situazione: in questo caso però c’erano già dei cartelli e delle fettucce che delimitavano l’area, quindi probabilmente la segnalazione era già stata fatta al Comune di Barberino Tavarnelle. Immaginavamo, in attesa della sistemazione del tutto.
Siamo tornati a distanza di cinque mesi nel bosco di Badia, trovando però tutto come allora.
Non sembra che vi siano state gettate di recente altre lapidi, il cui smaltimento va trattato come materiale speciale. Ma quello che c’era allora… c’è ancora oggi.
Non è peraltro da escludere che il materiale presente sia relativo a manufatti gettati lì da quanto.
Fa un certo effetto trovare i nomi di persone del posto, croci di marmo ben lavorato spezzate, vecchi lumini di ferro a corredo dei cippi; così come non sappiamo quanti altri materiali si possono trovare ancora coperti sotto lo strato di terra.
Una brutta immagine, una mancanza di rispetto verso chi non c’è più. Ma anche verso il bosco e la natura.
Un cattivo esempio peraltro, che non fa che alimentare la maleducazione dei giorni nostri, ovvero la dispersione nel bosco di ogni tipo di rifiuto.
Involucri di plastica dei lumini, vasi in coccio e bottiglie, sono infatti scaraventati al di là dal muro del cimitero, pur essendoci i bidoni accanto all’ingresso dove si può differenziare tutti i materiali.
Inoltre, proprio qui, sulla facciata del cimitero si trovano i pannelli nei quali è evidenziato che ci troviamo nell’Area Protetta di Badia a Passignano, con piante e fauna di rispetto.
E così, se qualcuno decide di fare un’escursione partendo da qui verso il bosco, c’è da fare attenzione: perché è facile “inciampare” nel cippo di un caro estinto.
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