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venerdì 19 Aprile 2024
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    Deta, la promessa del direttore della distilleria alla comunità di Vico: “Basta fumi e maleodoranze”

    Il sindaco: “Obiettivo raggiunto, l’azienda individuerà una soluzione entro il 2020 per arginare le emissioni, negli ultimi mesi fonte di disagi inaccettabili”

    VICO D’ELSA (BARBERINO TAVARNELLE) – Amministratori e cittadini soddisfatti per l’impegno assunto pubblicamente da distilleria Deta: che entro il 2020 ha dichiarato di concretizzare al fine di risolvere il problema delle emissioni in atmosfera, legato all’attività produttiva dello stabilimento.

    L’incontro, organizzato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale nella piazzetta del circolo Mcl di Vico d’Elsa, ha offerto l’occasione di fare il punto sul caso Deta.

    Distilleria che da tempo, ma soprattutto negli ultimi mesi, ha intensificato i disagi nell’area in cui opera, tra Vico d’Elsa e Zambra, generando fumi e maleodoranze.

    Dallo scambio di riflessioni che si sono alternate nel corso dell’assemblea, grazie agli interventi dei cittadini, è emersa una sorta di “patto simbolico” tra comunità e azienda, decisi a convergere verso l’obiettivo comune di realizzare una possibile convivenza che non escluda il lavoro e dia priorità assoluta alla salute e alla sicurezza di tutti.

    “Dopo l’esposizione del sindaco David Baroncelli – fa sapere una nota dell’amministrazione comunale – che ha ringraziato i cittadini per la collaborazione prestata e l’intervento dell’assessore all’ambiente Serena Fedi, che ha ricostruito i momenti salienti della vicenda, il direttore generale di Deta, Francesco Montalbano, non solo ha riconosciuto lo spessore della problematica e le ripercussioni sulla qualità della vita della frazione ma ha espresso con chiarezza la volontà di giungere nel più breve  tempo possibile ad una soluzione che permetta di conciliare le esigenze produttive con quelle della vivibilità dell’area”.

    “Siamo convinti di aver intrapreso la strada giusta – ha rilevato Montalbano – che vogliamo percorrere insieme alle istituzioni nel segno della massima collaborazione. Fin dal 2017 abbiamo verificato e cercato di migliorare continuamente l’impatto ambientale del nostro lavoro”.

    “Ci siamo rivolti subito allo scarico idrico – ha ricostruito – realizzando un nuovo bacino di depurazione e ossidazione che restituisce acque pulite all’acquedotto consortile di Poggibonsi e abbiamo pronto il progetto per risolvere la questione delle emissioni in atmosfera”.

    “Già entro quest’anno – ha concluso – alla ripresa dell’attività intendiamo eliminare fumi e maleodoranze che comprendiamo essere all’origine di ogni lamentela da parte dei cittadini. L’ecosostenibilità e il rispetto dell’ambiente sono priorità per la Distilleria Deta”.

    Quello dell’azienda Deta è un percorso, partito con le numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, seguite e trasmesse dall’ufficio ambiente del Comune ad Arpat, e approdato fino a questo momento all’approvazione unanime di due mozioni varate dal consiglio comunale, presentate dai gruppi di maggioranza e opposizione in merito alla richiesta agli enti preposti e all’amministrazione comunale di risolvere in via definitiva i disagi e le problematiche determinate dalle emissioni in atmosfera della distilleria.

    “Crediamo nella volontà collaborativa dell’azienda – ha commentato il sindaco David Baroncelli –  e siamo contenti che il direttore abbia partecipato all’incontro esponendosi in prima persona e rispondendo alle critiche e alle domande dei cittadini. Accogliamo con piacere l’intenzione della direzione di agire con celerità e individuare una soluzione entro il 2020 che argini il fenomeno delle emissioni, divenuto negli ultimi mesi fonte di disagi inaccettabili”.

    “La comunità di Vico d’Elsa e Zambra ha fatto la propria parte e l’ha fatto bene – ha aggiunto l’assessore Serena Fedi – grazie agli abitanti che in questi mesi hanno segnalato di volta in volta le criticità emerse, siamo riusciti a registrare e capire meglio l’evolversi della situazione, considerata la volatilità e i cambiamenti repentini sugli odori e sui fumi che si presentavano anche nelle fasce notturne. I residenti ci hanno restituito con grande precisione e determinazione tutte le situazioni che poi abbiamo riportato ad Arpat”.

    Al momento è in corso una conferenza dei servizi a livello regionale che sta valutando il progetto presentato dall’azienda la cui finalità è l’aumento della produttività.

    “Anche in questa sede abbiamo evidenziato che ancor prima di parlare di futuro – ha continuato il sindaco – è necessario affrontare un problema reale e risolverlo nel presente, è dalle criticità attuali che occorre partire per proiettarsi al domani”.

    Nel corso dell’incontro il sindaco ha ribadito l’importanza di esaminare le situazioni specifiche e nel contempo di estendere lo scenario degli interventi e delle azioni nelle politiche ambientali ad una discussione più ampia e complessiva.

    “Il territorio di Barberino Tavarnelle ha una stretta connessione con la zona industriale – ha rimarcato – in cui sono presenti numerose stabilimenti di diversa natura e con esigenze e problematiche ambientali differenti. Oltre al tema delle emissioni, le attività produttive manifestano criticità rispetto, ad esempio, al tema degli scarichi, tanto da richiedere un costante monitoraggio da parte dell’amministrazione comunale”.

    “E’ importante – ha aggiunto Baroncelli – analizzare e attenzionare i singoli casi ma è altrettanto doveroso ampliare l’orizzonte sulle riduzioni delle emissioni, come attesta la richiesta, deliberata dal consiglio comunale, di aderire al Paesc, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima”.

    Il documento redatto dai comuni sui percorsi da attuare per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni CO2, è fondamentale anche per la lotta al riscaldamento globale e la predisposizione di incentivi in favore di quelle aziende che decidano di investire sull’economia green.

    Il Paesc vuole partire dal basso per dare un apporto importante alle riduzioni delle emissioni in atmosfera, con il coinvolgimento delle politiche inerenti al tessuto industriale, manifatturiero e artigianale.

    “L’attenzione all’ambiente non deve limitarsi al singolo problema e trattarlo quando esso si manifesta – ha concluso il sindaco – ma deve essere coltivata in generale come pratica, attività di controllo e verifica assidua, unitamente all’introduzione di elementi destinati ad ottimizzare le prestazioni ambientali del nostro territorio. Futuro, paesaggio e lavoro devono stare insieme ma alla base ci deve essere un’adeguata gestione ambientale e noi lavoreremo per raggiungere la sintesi migliore che abbia a cuore e salvaguardi il bene del territorio. Siamo per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, come anche la comunità di Vico d’Elsa e Zambra che conosce bene il sacrificio e le opportunità di crescita che derivano dal mondo del lavoro ma apprezza e dà valore al prestigio di abitare tra alcune delle colline più belle della Toscana, circondate dalle torri di San Gimignano, dalla Cupola di Semifonte, dagli antichi borghi di Linari e Sant’Appiano”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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