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giovedì 5 Giugno 2025
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    Lungo documento del consigliere comunale, che pare aver rotto gli indugi nella corsa a sindaco

    BARBERINO VAL D'ELSA – Se non è una candidatura… poco ci manca. Da mesi si dice che uno dei papabili candidati a succedere a Maurizio Semplici per il centrosinistra potrebbe essere Giacomo Trentanovi: architetto al Comune di Sesto Fiorentino, consigliere comunale di maggioranza, da pochi giorni padre della piccola Giulia (auguri…) ha scritto un documento corposo che riassume passato, presente e futuro.

     

    Una sorta di manifesto politico (in cui si nota l'assenza totale di qualsiasi riferimento a Tavarnelle, e men che meno all'ipotesi di fusione) in vista delle elezioni amministrative del maggio 2014. Forse anche una risposta alle sollecitazioni di Silvano Bandinelli, socialista, assessore, che da mesi chiede "avversari" per le primarie (clicca qui per leggere l'articolo).

     

    "Inizia il lungo percorso che ci condurrà alle amministrative – scrive Trentanovi – Si tratta di un appuntamento molto importante per Barberino, anche perché conclude il percorso delle amministrazioni guidate dal Maurizio Semplici di cui, senza voler tracciare un bilancio in questa sede, sono onorato di avere fatto parte. In vista di questo appuntamento la coalizione di maggioranza dovrà iniziare ad organizzarsi al meglio, provo ad elencare alcune riflessioni e proposte operative per dare il mio contributo a questo processo".

     

    Trentanovi non fa parte del Partito democratico. In consiglio comunale è in maggioranza come indipendente. Ma è convinto quando dice bisogna "riunire il popolo di centrosinistra di Barberino, rilanciare la coalizione in questo periodo di crisi dei partiti". 

     

    E che "resta tuttavia forte, in particolar modo a Barberino, il ruolo della coalizione di centrosinistra. Nel nostro caso è un esperimento iniziato ben dieci anni fa e che ha nel complesso ben funzionato. La particolarità e la qualità dell’esperimento barberinese fu, già allora, la capacità di mettere assieme le forze politiche del centrosinistra ed i cittadini dello stesso orientamento politico che tuttavia non si riconoscevano appieno in nessuno dei singoli partiti. La coalizione è stata in questi anni un contenitore più ampio della somma dei singoli, ai quali va comunque riconosciuto il ruolo svolto".

     

    "Questo bagaglio di esperienza – sottolinea Trentanovi – ci tornerà utile a maggior ragione oggi, in un momento in cui il popolo del centrosinistra è diviso e confuso. Il nostro compito principale sarà riunirlo, utilizzando le formule che già conosciamo: la bandiera del centrosinistra di Barberino è ancora oggi un'insegna sotto la quale possiamo ritrovarci".

     

    "Per farlo – spiega convinto – dovremo rivolgerci con spirito di apertura a quei tanti cittadini, che rivolsero (alcuni anche per la prima volta) a questo schieramento le proprie domande e paure (legittime, di fronte alla crisi) e che parteciparono alle primarie dello scorso autunno. Dovremo parlare ai tanti cittadini delusi e arrabbiati dalle vicende dell’elezione del presidente della Repubblica, a quanti hanno accettato il governo delle larghe intese senza entusiasmo ma ritenendolo l'unica strada possibile, ma anche agli altrettanti che a questo governo, per come è nato e per le forze che vi partecipano, non hanno mai dato fiducia".

     

    "Dovremo rivolgerci – continua – ai molti elettori che alle ultime elezioni politiche hanno affidato la loro rabbia e voglia di cambiamento al Movimento 5 Stelle e che oggi si chiedono se alcune scelte non siano state opportunità sprecate. Dovremo riaprire un dialogo con quei soggetti e con i cittadini che portarono alla grande affermazione dei referendum sui beni comuni di due anni fa e che ad oggi sono stati sostanzialmente disapplicati".

     

    Poi fa alcune proposte precise: rilancio coalizione centrosinistra e rinnovo organismi direttivi, campagna di ascolto e partecipazione in ogni singola frazione, impostazione della campagna per le elezioni amministrative; affiancamento dell'attuale amministrazione per le scelte di fine legislatura.

     

    Poi c'è il capitolo del rinnovamento, "una delle richieste principali dei cittadini alla politica – ammette Trentanovi – Nel nostro Paese si è parlato spesso di questioni legate alle aree geografiche (settentrionale, meridionale). Oggi noi siamo di fronte alla “questione giovanile”. I giovani sono il settore più colpito dalla crisi, il 40% è senza lavoro, ma forse quello che pesa di più è la difficoltà ad immaginare il proprio futuro, il ritorno della necessità di dovere emigrare, la prospettiva di una qualità della vita peggiore a quella dei genitori e delle generazioni precedenti".

     

    "Le giovani generazioni dei decenni trascorsi – rimarca – si sono autoescluse dalla partecipazione, quelle di oggi non possono permetterselo. Infatti c’è tra i giovani una voglia di partecipare e decidere in prima persona del loro destino e delle loro comunità. Il centrosinistra non può essere insensibile alle richieste di queste generazioni, a maggior ragione ai livelli locali: possiamo e dobbiamo creare spazi di partecipazione".

     

    E anche qui avanza delle proposte: apertura specifica della coalizione a forze nuove ed ai giovani; creazione di una settore del programma specifica per le nuove generazioni; costruire il programma sui grandi valori del centrosinistra (lavoro, solidarietà, ambiente); scegliere i candidati.

     

    "Con l'attuale sistema elettivo – prosegue – la scelta del candidato sindaco in grado di vincere e di attuare le scelte programmatiche rappresenta certamente una delle questioni principali, tuttavia le questioni politiche di una comunità non possono limitarsi a questo. L'attività politica a livello locale è soprattutto amministrativa e quindi una priorità assoluta sarà la costruzione del programma su cui chiedere il rinnovo del consenso ai cittadini. A maggior ragione a fronte della situazione di crisi che stiamo vivendo ed in un contesto legislativo ed istituzionale instabile".

     

    "La costruzione del programma – rilancia – partendo dai grandi valori del centrosinistra quali lavoro, difesa del territorio (a partire dal regolamento urbanistico adottato ad agosto a riduzione di volumi e consumo di suolo), solidarietà, ambiente, può anche essere una occasione straordinaria per aggregare forze e per la selezione delle persone per la futura amministrazione, che dovrà agire in una situazione inedita, con una riduzione notevole di personale politico-amministrativo (soltanto tre assessori e sette consiglieri oltre al sindaco)".

     

    "In questo senso – dice ancora – dovrà essere valorizzato il Forum Partecipare è costruire già lanciato nei mesi scorsi dal Pd Barberino- Tavarnelle ed aperto anche ai non elettori/sostenitori del PD. Proposte? Decidere le modalità per la selezione delle personalità per il futuro; stimolare la partecipazione per la costruzione del futuro programma, anche attraverso il Forum Partecipare è costruire già attivo".

     

    "Il tempo che viviamo – conclude parlando quasi già da candidato sindaco – ci pone di fronte sfide difficili. Tuttavia questa consapevolezza non può impaurirci. Il nostro territorio ha ancora energie e talenti straordinari che possiamo e dobbiamo continuare a sostenere e valorizzare: aziende, lavoratori, associazioni, servizi scolastici. Dovremo discutere anche di fatti e valori che fino ad oggi ci sono sembrati immutabili: senza tabù né posizioni preconcette, con il solo obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. La nostra comunità potrà continuare a crescere e migliorarsi: il centrosinistra è e sarà la forza giusta per farlo".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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