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venerdì 5 Settembre 2025
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    Furto da Giuliano Mazzuoli, una sorta di “scenario di guerra”: foto e video

    L'imprenditore-artigiano ha però già reagito: "In settimana pronti a consegnare gli orologi ai nostri clienti"

    SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – La voce di Giuliano Mazzuoli arriva dall'altro capo del telefono senza tentennamenti: è quella di un uomo, un imprenditore, che ha già reagito.

     

    E reagire questa volta non è facile. Dopo che stamani, domenica 12 maggio, Giuliano e i figli si sono trovati di fronte, nel cuore della loro azienda in via Leonardo Da Vinci, zona artigianale della Sambuca, a una sorta di "scenario di guerra".

     

    Quello lasciato dal "commando" (difficile non definirlo tale) che nella notte fra il sabato e la domenica è entrato nei locali. Andando a colpo sicuro, aprendo e svuotando la cassaforte (qui l'articolo).

     

    Non andiamo oltre in questo senso: le indagini sono in corso e i carabinieri, a partire da quelli della stazione di Tavarnelle comandati dal luogotenente Giuseppe Cantarero, fino a quelli del Comando provinciale di Firenze e della sezione di investigazioni scientifiche, stanno svolgendo tutti gli accertamenti.

     

    Di sicuro c'è che per questa azienda di altissima qualità, molto conosciuta in tutto il mondo per quanto riguarda gli orologi al top di gamma (come materiali e creatività), il colpo è stato di quelli grossi.

     

     

     

    "Sei mesi fa – ci racconta Mazzuoli – mi furono rubati sei orologi dalla vetrina del Four Seasons a Milano. Non dicemmo niente, anche perché capiamo che fanno più notizia i "giganti" nel nostro settore".

     

    Stavolta però sono entrati dritti al cuore della Giuliano Mazzuoli. E lui, artigiano, imprenditore, padre di figli che lavorano in un'azienda che dà lavoro anche ad altre persone, ha deciso di dirle alcune cose.

     

    "Mi hanno portato via tanto – riprende – tantissimo. Ma non mi arrendo. E già dal prossimo fine settimana prossimo siamo in grado di mandare via gli orologi ai clienti che li avevano ordinati".

     

     

    Sulla quantificazione del danno non ci sono ancora dati precisi. Ma si parla di ben oltre cento orologi portati via, alcuni di questi dal valore inestimabile.

     

    "Avevo anche orologi di clienti in custodia per alcune riparazioni – dice ancora Mazzuoli – oppure altri ordinati e pronti per essere spediti".

     

    "Cosa dobbiamo dire – conclude – Non possiamo certo farci travolgere dalla rabbia e dalla frustrazione. Aspettiamo l'esito delle indagini: ma intanto ci rimbocchiamo le maniche e ricominciamo a lavorare. Come sempre".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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