BARBERINO TAVARNELLE – “Riteniamo utile ed opportuno dare pubblica informazione che il sindaco David Baroncelli ha rifiutato la nostra proposta per l’avvicendamento di Giacomo Trentanovi dopo le sue dimissioni dall’incarico di assessore”.
Lo rende noto Sinistra Civica Ecologista Barberino Tavarnelle, che palesa quello che ormai era chiaro, a settimane di distanza dalle dimissioni dell’ex vicesindaco: i rapporti in maggioranza sono implosi.
SCE delinea una proposta “che metteva in campo una figura autorevole, con chiaro profilo politico e rappresentativo di tutto il territorio, con l’esperienza e le competenze necessarie per proseguire e sviluppare il lavoro in settori strategici quale il sociale e la sanità e dare il proprio valido contributo alla complessiva attività dell’amministrazione comunale”.
Non fanno nomi, ma il nome era quello di Stefano Fusi, già sindaco di Tavarnelle per due mandati. Un nome al quale è stato detto no.
“Siamo profondamente delusi e contrariati dalla scelta del sindaco – riprende SCE – che penalizza fortemente ancora una volta Sinistra Civica Ecologista ed indebolisce il quadro istituzionale locale”.
“Un rifiuto – incalzano – non motivato da ragioni politiche ma continuando in maniera sbagliata a portare e limitare la discussione ed il confronto su un piano strettamente personale, incompatibile con la dimensione e le funzioni istituzionali”.
“Questa decisione molto negativa – riprendono – apre inevitabilmente una ulteriore dolorosa ferita nel tessuto del Centro Sinistra Barberino Tavarnelle”.
“Faremo rispettare la nostra dignità e autonomia politica – aggiungono da SCE – e continueremo con senso di responsabilità grazie ai nostri rappresentanti in consiglio comunale ad operare per portare avanti il programma e gli impegni presi con i cittadini nel 2019 a seguito della storica riunificazione dei due Comuni”.
“Rilanceremo anche un dialogo con tutto il territorio – concludono – dai centri più piccoli a quelli più grandi, su tutte le questioni di interesse, in particolare nei settori di sanità, sociale, ambiente e pianificazione territoriale, sviluppo economico, partecipazione e crescita culturale”.
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