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domenica 13 Luglio 2025
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    Gli 80 anni di Silvana Lombardini, una “istituzione” della Casa Famiglia Meijer a Tavarnelle

    Gli operatori della Casa Famiglia le hanno organizzato una bellissima festa alla Capannina di Tignano, alla quale hanno partecipato i parenti, i Confratelli e anche il sindaco

    BARBERINO TAVARNELLE – L’11 luglio scorso Silvana Lombardini, una vera e propria “istituzione” della Casa Famiglia Meijer a Tavarnelle, ha festeggiato alla grande il suo ottantesimo compleanno.

    Gli operatori della Casa Famiglia le hanno organizzato una bellissima festa alla Capannina di Tignano, alla quale hanno partecipato i parenti, i Confratelli e anche il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli.

    Non sono mancati i palloncini rossi (il suo colore preferito), la torta con le candeline e i sorrisi dei presenti.

    Ma soprattutto non è mancato il sorriso “della Silvana”, che è stata veramente felice di avere intorno tutte le persone a cui vuole bene.

    Per chi abita a Barberino Tavarnelle è impossibile non conoscere la Silvana. Non c’è nessuno che non l’abbia vista passeggiare intorno alla Misericordia con le trecce legate con il fiocco rigorosamente rosso e con in mano l’immancabile fiore.

    Ma magari non tutti conoscono la storia della Silvana, che è profondamente intrecciata con quella della Casa Famiglia.

    Ce la racconta Paolo Naldini, provveditore della Misericordia di Barberino Tavarnelle: “La Silvana – inizia – è nata a Marcialla, dove ha vissuto fino al 2001, quando è nata la Casa Famiglia Meijer”.

    In foto sotto potete vedere il momento in cui lei ha tagliato il nastro, in occasione dell’inaugurazione, insieme alla signora Meijer e alle autorità.


    “La sua vita – riprende Naldini – è stata attraversata da vicende familiari dolorose, come la morte prematura della mamma, ma anche da tanto affetto: è sempre stata considerata dai marciallini una di loro, è sempre stata resa partecipe della vita sociale”.

    “Questo – spiega – è lo spirito con cui è nata (e vive tuttora) la Casa Famiglia Meijer. GiĂ  prima degli anni Duemila il Magistrato della Misericordia cominciò ad occuparsi delle persone diversamente abili che vivevano nascoste nelle famiglie come se fossero una disgrazia ricevuta per chissĂ  quali peccati”.

    “E, lavorando con le famiglie – dice ancora – riuscì a portare questi ragazzi in un luogo in cui potessero socializzare tra di loro, ma soprattutto con i Confratelli, che si occupavano del trasporto e della permanenza in modo del tutto volontario”.

    “Tra loro – aggiunge – era presente la dolce Silvana, che è stata seguita con attenzione dagli operatori e coccolata dai volontari: è stata spesso ospitata a casa delle Consorelle, dove ha trascorso molto tempo in loro compagnia in giardino, mentre si dedicava a dei lavoretti”.

    “Ci teniamo – conclude Paolo Naldini a nome della Misericordia – a ringraziare di cuore tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione della festa e che hanno reso questo giorno indimenticabile per la Silvana e per tutti noi”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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