BARBERINO TAVARNELLE – Il ricordo della grande storia, in uno dei momenti piĂą cruciali come il passaggio del fronte, e il valore della Liberazione dall’oppressione nazifascista, imprimono un segno artistico tra le colline del Chianti fiorentino.
L’impresa eroica del ventottesimo Battaglione Maori, nell’ambito dell’ottava armata inglese, costituito da innumerevoli volontari delle diverse tribĂą di questo popolo, che nel 1944 liberò le terre del Chianti, entra nella vita contemporanea, si fa immagine e strumento di cultura della memoria italiana.
Progettata e realizzata dai giovani per i giovani, autori e destinatari dell’intervento, l’opera a cielo aperto si staglia nel tessuto urbano che unisce Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle e, attraverso le potenzialitĂ dell’arte di strada, narra, ricorda, sensibilizza, testimonia il significato della Resistenza.
E i valori della libertĂ e della vita che vincono sulla morte, della democrazia e della pace che prevalgono sulla dittatura e sulla guerra, pagati con il sacrificio e il sangue di migliaia di giovani.
Una raffica di colori caldi e freddi, lievi e vivaci ad un tempo, simboli in movimento che rimandano alla tradizione del popolo neozelandese e a quello chiantigiano per accogliere e trasmettere la contaminazione tra due civiltĂ , due culture, due mondi solo apparentemente lontani.
In realtĂ due comunitĂ molto vicine, unite dal corso della storia che le ha indelebilmente segnate nel nome dei diritti umani e dell’affrancamento dell’oppressione nazifascista di cui tra pochi giorni, il 23 luglio, il Comune di Barberino Tavarnelle celebrerĂ il settantanovesimo anniversario proprio in uno dei luoghi piĂą cari alla memoria della comunitĂ locale.
E’ la radura di Pratale, dove la sera del 23 luglio 1944 si consumò appunto una strage che spazzò via a colpi di mitraglie nazifasciste la vita di un gruppo di uomini, contadini residenti nell’area di Sambuca.
“Folata Maori” è l’espressione che dĂ nome al nuovo murales finanziato dal consiglio regionale della Toscana e realizzato da Coop 21 cooperativa sociale, in collaborazione e con il contributo del Circolo Arci Semifonte e di Associazione Mixed Media per arricchire di segni contemporanei, espressione del linguaggio e del talento di giovani artisti, uno spazio pubblico di Barberino Tavarnelle in collaborazione con i giovani del Circolo Arci Semifonte.
Il coraggio dei Maori, ventenni giunti dall’altro capo del globo per combattere e liberare il Chianti dal nazifascismo nell’estate del ’44, la loro forza energica, il soffio di libertĂ che si diffonde come il vento al loro passaggio nella campagna chiantigiana, è il filo conduttore che ispira la realizzazione del murales dipinto da Ninjas e Ypsilon, “street artist” operativi tra Firenze e Bologna attivi sul territorio attraverso progetti artistici ed educativi.
“Folata Maori” decora gran parte delle pareti esterne del circolo Arci Semifonte, uno dei locali fiorentini piĂą frequentati dalle nuove generazioni che risiedono in Valdelsa e nel Chianti.
All’inaugurazione erano presenti il consigliere regionale Massimiliano Pescini, il sindaco David Baroncelli, l’assessore alla cultura Giampiero Galgani e i coordinatori del progetto, nonchĂ© operatori di strada, Matteo Ceccherini e Giulia La Porta, e lo staff di Coop 21 rappresentato dalla vicepresidente Verusca Banci, insieme all’artista Ypsilon e ai giovani del Circolo Arci Semifonte.
“Colpisce l’idea progettuale tanto quanto la capacitĂ artistica di realizzarla – evidenzia il consigliere regionale Massimiliano Pescini – le immagini e i colori scelti dagli artisti esprimono significativamente il messaggio di libertĂ che vuole lanciare il murales”.
“L’opera – riprende – è costituita da una serie di elementi pittorici che, nonostante siano concettualmente distanti, si armonizzano con eleganza e leggerezza, la rappresentazione fa incontrare la forza del guerriero Maori, caratterizzato da parti scomposte che evocano i passi della danza haka, con la poesia del paesaggio e degli aspetti naturalistici del Chianti quali la vigna e l’ulivo”.
“Folata Maori” è un murales che attinge alla storia del territorio – commenta il sindaco David Baroncelli – per esprimere e rievocare i temi del nostro tempo, simboleggia la cultura della diversitĂ come fonte di ricchezza umana, richiama i concetti di cooperazione e collaborazione, sottolinea il valore della memoria e fa leva sul patrimonio delle identitĂ locali da valorizzare e tramandare soprattutto ai giovani”.
Il Circolo Semifonte si trova in via di Bustecca 4, a Barberino Val d’Elsa, vicino al campo sportivo.
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