spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
sabato 2 Agosto 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Il Punto Tavarnelle rinasce e si proietta nel futuro. Il Comune ha formato sessanta merlettaie

    Porteranno avanti la tradizione di uno dei pizzi più pregiati al mondo : nei giorni scorsi hanno ricevuto l'attestato di frequenza ai corsi della scuola "Impara l'arte con il Punto Tavarnelle"

    BARBERINO TAVARNELLE – Il Punto Tavarnelle sancisce una nuova pagina di vita di comunità. Anche ricamando, con il ditale in mano, tra un punto e l’altro, si può conservare la memoria e costruirne di nuova.

    Come fosse un intreccio vivo, un rituale “eterno”, una preghiera laica che tiene insieme i fili della socialità, dell’abilità artigianale, del tempo lento che si abbandona ai battiti del cuore di donna e alle lusinghe della passione creativa.

    Linee di cura e identità al femminile che si sono intersecate anche nella terza edizione della scuola “Impara l’arte con il Punto Tavarnelle”, l’iniziativa promossa e sostenuta dal Comune di Barberino Tavarnelle che, nei giorni scorsi, si è potuta archiviare con il sorriso e l’orgoglio di una comunità che conosce il valore delle proprie radici.

    E’ giunto al termine anche il ciclo di corsi allestito da Chiantiform nella scorsa primavera e per festeggiare il traguardo delle tante cittadine di Barberino Tavarnelle che stanno contribuendo alla rinascita dell’antico merletto, nato dalle mani e dall’abilità creativa delle pioniere del pizzo locale all’alba del secolo scorso, la giunta Baroncelli ha organizzato una cerimonia ufficiale nell’area estiva della Pineta di Barberino Val d’Elsa.

    L’occasione è stata offerta dalla consegna degli attestati di frequenza ad oltre sessanta merlettaie, giovani, adulte e anziane dai 30 agli over 80, che dal mese di aprile hanno appreso i segreti dell’arte dell’ago e del filo e hanno affinato gli strumenti e le conoscenze del lavoro su foglio, come lo chiamavano le nonne del paese, noto in tutto il mondo per essere stato “calzato” dalle grandi star del cinema internazionale a metà del secolo scorso.

    Prosegue e si rafforza, dunque, l’obiettivo dell’amministrazione comunale di mantenere in vita una pratica a rischio di scomparsa che ha piantato solidi radici grazie ad una suora che lo insegnava come attività educativa presso l’asilo “Vincenzo Corti” di Tavarnelle per poi tradursi in una forma di impiego e un’espressione del lavoro femminile nell’immediato dopoguerra.

    “Coniugare i valori del passato con lo slancio, l’entusiasmo e l’energia delle merlettaie del presente – dichiara il sindaco David Baroncelli – è questo l’obiettivo del nostro progetto che mira a valorizzare e promuovere il Punto Tavarnelle, simbolo di identità locale, in chiave contemporanea”.

    Le aspiranti ricamatrici hanno frequentato un percorso formativo articolato su quattro livelli: principiante, intermedio, avanzato, esperte, in base alle conoscenze e al grado di preparazione delle partecipanti.

    I corsi sono stati tenuti da Sabina Pelli, Franca Conforti, Maria Canocchi e Katiuscia Iacopozzi.

    Al termine dell’esperienza, che si è tenuta nei locali messi a disposizione dal Comune nella ex biblioteca comunale, l’amministrazione comunale ha organizzato una cerimonia ufficiale cui hanno preso parte le allieve e le insegnanti.

    A “diplomare” ufficialmente le merlettaie di Barberino Tavarnelle sono stati il sindaco Baroncelli, l’assessore alle tradizioni popolari locali Paolo Giuntini e la presidente di Chiantiform Elisa Corneli che ha gestito l’organizzazione dell’attività formativa.

    “E’ stata un’altra bella occasione per celebrare l’epilogo di questa edizione della scuola che gradualmente negli anni ha visto aumentare il numero delle iscritte – dice l’assessore Giuntini – crediamo fermamente nella funzione sociale di questo percorso e nella possibilità che il Punto Tavarnelle, utilizzato nel passato come brand per l’haute couture, possa tornare a generare opportunità di crescita e sviluppo professionale”.

    “Alcune importanti realtà regionali e nazionali ci hanno contattato per avviare progetti di collaborazione sul fronte artistico e culturale – fa sapere – dal prossimo autunno prenderà forma un evento speciale che contribuirà a rendere sempre più longeva la storia di questo pregiato pizzo che vuole dialogare con i linguaggi della modernità, guidati dalla bussola della tradizione puntiamo lo sguardo sull’innovazione e le idee di coloro che vorranno coltivare il nostro ricamo come strumento di memoria con cui progettare il futuro”.

    Le iscrizioni alla prossima edizione della scuola che partirà tra settembre e ottobre sono aperte: Chiantiform, 0558294624, info@chiantiform.it.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...