BARBERINO TAVARNELLE – “Ci siamo sempre stati e sempre ci saremo”.
Inizia così, con una constatazione rispetto alle azioni compiute e un impegno sulle intenzioni future, la riflessione che il sindaco David Baroncelli rende nota in risposta alle istanze di alcuni ristoratori di Barberino Tavarnelle.
Che nei giorni scorsi avevano manifestato congiuntamente le proprie preoccupazioni sull’incertezza dell’attività lavorativa. Con una lettera che lo tirava direttamente in causa.
# Bar, ristoranti, pizzerie (28) scrivono al sindaco: “Si assuma le sue responsabilità”
“E’ il momento più grave che abbia mai vissuto come sindaco e cittadino di questa comunità – commenta il sindaco – la crisi economica, scatenata da una pandemia planetaria, è di una tale complessità che per tutti, famiglie, imprese, scuola, amministrazione comunale, enti pubblici, diventa un’impresa mantenere concentrazione ed equilibrio nel far fronte alle tante problematiche del territorio derivate dagli effetti negativi del lockdown”.
“Sono pienamente consapevole dello stato di sofferenza in cui versa il nostro tessuto economico – riprende – e lo sosterrò con tutti gli strumenti di mia competenza. Adesso, però, dobbiamo raccogliere le nostre forze e farle convergere verso un obiettivo comune. C’è bisogno di unità, di senso di responsabilità, dobbiamo lavorare per favorire l’interesse collettivo e la rinascita effettiva di Barberino Tavarnelle. C’è bisogno di abbassare i toni per costruire e condividere proposte e rialzarsi insieme più forti”.
“L’investimento maggiore – continua il sindaco – che il presente, ormai vicino alla terza fase, ci richiede è la solidarietà, oltre al rispetto delle misure di sicurezza e tutela della salute nell’ambito delle disposizioni governative”.
“E’ per questo – rimarca – che se, da un lato, mi preme accogliere la richiesta di aiuto dei ristoratori, sottolineando che l’amministrazione comunale non mai fatto mancare alcun supporto, come ha dimostrato dall’avvio dell’emergenza, dall’altro mi rivolgo alle associazioni per chiedere loro di fare un passo indietro”.
“Sarà un’estate difficile – ammette – caratterizzata da scenari turistici di diverso tenore rispetto al passato. Tuttavia dalla nostra abbiamo un territorio ricco, pieno di risorse naturalistiche e tesori culturali, che la vitalità delle iniziative organizzate in passato dalle diverse realtà di Barberino Tavarnelle ha contribuito a promuovere e valorizzare. Uno dei punti di forza del benessere della nostra comunità è il valore della socialità e del volontariato”.
“Quest’anno per rendere vivi i nostri borghi – prosegue il primo cittadino – le nostre piazze, i luoghi emblema di elevato pregio storico-artistico potremmo adottare una formula più contenuta ma ugualmente centrata sulla qualità dell’accoglienza e sulla tradizione del patrimonio enogastronomico chiantigiano e valdelsano”.
“Vorrei che il nostro territorio condividesse l’idea di dare il necessario spazio alle attività economiche che stanno inevitabilmente soffrendo – eosrta – investite delle gravi ripercussioni finanziarie lasciate dal Covid-19. Immagino un’estate di grande appeal per Barberino Tavarnelle in cui il modello del comitato organizzatore di Marcialla che ha rinunciato alla tradizionale festa in piazza Brandi, e di tutti coloro che in silenzio hanno compreso il momento, possa replicarsi ovunque”.
Insomma, si chiede a tutte le associazioni, sportive e non, di rinunciare (qualosa sia possibile efferttuarle) a quelle che sono le loro attività di auto-sostentamento: feste, sagre, pizzerie… .
“Mi auguro che l’esempio virtuoso della Sagra dell’Aria Bona – conclude il sindaco Baroncelli – alla quale vanno i miei ringraziamenti, possa essere emulato da altre realtà associative per favorire la ripartenza della nostra economia e dell’importante settore della ristorazione. E’ il momento di aiutare chi è in difficoltà e di restare uniti nel valore della comunità. Un passo indietro per farne due in avanti fra qualche tempo”.
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