BARBERINO VAL D'ELSA-TAVARNELLE – Basta infilare una tavoletta di legno nella fessura e la storia prende vita attraverso la lettura di un racconto che invita a viaggiare con le parole, a volare con la fantasia, ad ascoltare e ad immaginare facendosi guidare dalla percezione della meraviglia.
Nel XII secolo erano i monaci giapponesi ad usare il Kamishibai, il dramma di carta, uno strumento di interazione, di comunicazione e dialogo con il pubblico, utilizzato per alfabetizzare le famiglie più indigenti.
Oggi sono gli studenti del Chianti a leggere e ascoltare fiabe e racconti itineranti, messi in viaggio da una bicicletta restaurata o costruita artigianalmente.
L'esperienza teatro si realizza ogni volta che l'immaginazione decide di planare ed esplorare mondi diversi e lontani.
KAMISHIBAI, LE STORIE DI CARTA – Con il sindaco di Tavarnelle David Baroncelli
Le scuole di Barberino e Tavarnelle si dotano del Kamishibai, un antico strumento di animazione legato ad una tradizione orientale che diffonde la cultura della lettura e permette ai bambini di stimolare curiosità, ideare storie ed immaginarle in classe, nei giardini, lungo i camminamenti pedonali, in biblioteca e negli spazi pubblici del territorio.
“È uno strumento efficace che coniuga didattica e creatività – dice la dirigente scolastica Paola Salvadori – proprio in merito all'utilizzo del Kamishibai nelle scuole abbiamo proposto un progetto educativo, nell'ambito del Piano dell'Offerta Formativa, che assume importanti connotazioni e risvolti sociali, culturali, turistici e promozionali".
"Abbiamo ottenuto un finanziamento dal fondo sociale europeo – rimarca – che ci permetterà di realizzare alcuni moduli formativi nel corso dei quali gli studenti delle primarie e della scuola secondaria di primo grado potranno costruire e realizzare il loro Kamishibai restaurando biciclette usate, scrivendo i testi, leggendo e raccontando ai turisti e ai visitatori del Chianti le loro storie. È un progetto che abbiamo ideato pensando anche all'ambiente e al contesto in cui si realizzerà, il parco botanico dell'Osservatorio Polifunzionale del Chianti”.
L’iniziativa didattica partirà in questo mese di novembre e le attività si svolgeranno nel corso dei mesi primaverili-estivi.
Una valigetta in sella ad una bicicletta, meglio se riciclata, si apre e nasce il dramma di carta, con una storia a due facce che da una parte si legge dall'altra si segue con le immagini mentre la si ascolta.
Tra le prime a proporla le insegnanti della scuola dell’infanzia di Barberino Val d’Elsa. Anche i sindaci David Baroncelli e Giacomo Trentanovi sono stati coinvolti in un percorso di racconti narrati attraverso il Kamishibai in occasione della settimana nazionale "Libriamoci" dedicata alla cultura del libro negli spazi interni e esterni al mondo scolastico.
KAMISHIBAI, LE STORIE DI CARTA – Con il sindaco di Barberino Giacomo Trentanovi
“Abbiamo letto e ascoltato allo stesso tempo – dicono i sindaci – tre storie scritte, illustrate e coordinate dalle bravissime insegnanti dell'Istituto comprensivo Don Milani e dalla dirigente scolastica Paola Salvadori, il Kamishibai è uno strumento di grande valore educativo che crea e diffonde il linguaggio del teatro nel luogo in cui prende forma e utilizza lo spazio scenico dell'ambiente naturale e architettonico scelto per la rappresentazione. È notevole il coinvolgimento che ne deriva tra i lettori e gli studenti, i cantastorie e il pubblico. I bambini e i ragazzi, nel doppio ruolo di teatranti e uditori, vivono l’arte della parola recitata come protagonisti attivi”.
Dai Kamishibai delle scuole del Chianti, strumenti finalizzati alla promozione della lettura collettiva, hanno preso vita i racconti: il bosco, la vera storia di un piccolo cipresso e storie di un seme.
di Redazione
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