BARBERINO TAVARNELLE – Cesare Penserini si esprime a… canzoni: “Sono molto solare e estroverso, ma l’unico modo in cui riesco a esternare le mie emozioni è la musica”, ci confessa.
E con il suo ultimo progetto, dal titolo “Ci vuole kulo” – che è il riarrangiamento della canzone dei “Concido” – ha voluto comunicare quella che per lui (e non solo) è una grande veritĂ , una chiave di pensiero della vita.
Cesare, 44enne, è originario di Montefiridolfi (dove è nato e cresciuto e “ha lasciato il cuore”), tavarnellino di adozione: “Abito a Barberino Tavarnelle da vent’anni”, dice.
Dipendente presso un’azienda locale, sin da bambino ha la passione per la musica: “Da piccolo cantavo sempre. E lo faccio tuttora, che sia felice o nervoso”, ci racconta.
La stessa passione che animava suo fratello “Cecco”, venuto prematuramente a mancare lo scorso febbraio: “Siamo gli unici in famiglia ad avere questo hobby – Cesare parla, per un attimo, al presente – Però “Cecco” faceva il dj: io preferisco la chitarra acustica al mixer”.
Cesare ha giĂ scritto diverse canzoni: per esempio quella di auguri per i due anni della figlia Viola (che adesso ne ha sei e mezzo), di cui avevamo scritto sempre qui sul Gazzettino del Chianti.
Sin da quando aveva sedici partecipa ai concorsi: “Sono stato alle selezioni di Sanremo Giovani”, ricorda. Ed è lì che nel 2005 conobbe il gruppo rock “Concido”, autore della canzone “Ci vuole k…”, che è stata riarrangiata e fatta sua da Cesare.
“Il brano rispecchia perfettamente la mia situazione – ci confida a cuore aperto – Ho perso prima mio babbo, poi mio fratello “Cecco”. Adesso purtroppo mia mamma non sta bene. Mi sono chiesto spesso: “PerchĂ© è successo a noi?”. E mi sono risposto che tutto è una questione di fortuna”.
Di kulo… per l’appunto. Ecco spiegata la scelta della canzone dei “Concido”, che fa riflettere in maniera leggera: “Siamo una famiglia ironica: ci prendiamo spesso in giro, fa bene sdrammatizzare”.
Nonostante tutto ciò che gli è capitato, nonostante che di fortuna ne abbia avuta poco, Cesare vede il bicchiere mezzo pieno: “Mi sento fortunato a essere nato e cresciuto qui. Mi sento fortunato rispetto a mio fratello”.
“La canzone è molto attuale – aggiunge – Si adatta perfettamente alla situazione che tutti noi stiamo vivendo ormai da un anno e mezzo”.
“Ringrazio di cuore Vito Astone, bravissimo musicista capace di dare nuova vita alle canzoni – ci tiene a dire – e Mariangela Arcangeli (MaryStar), che mi ha dato la possibilitĂ di incidere nel suo studio di registrazione a Pistoia”.
“Grazie – prosegue – anche a tutti coloro che ascolteranno e condivideranno la canzone”.
Al momento presente su YouTube e su Facebook, presto sarĂ disponibile anche sui digital store (come Spotify).
“Per me è giĂ una grandissima soddisfazione se qualcuno la ascolta e la canticchia”, conclude Cesare con l’umiltĂ e la semplicitĂ che lo contraddistinguono.Â
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