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giovedì 28 Marzo 2024
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    La storia: Valentina, neo infermiera da Barberino Val d’Elsa alla prima linea degli ospedali

    Laurea in infermieristica il 21 ottobre e subito nei reparti Covid. E nessuno meglio di lei, che da quando ha 8 anni è afflitta da una malattia rara, sa il significato della parola sofferenza. Il suo racconto

    BARBERINO VAL D’ELSA (BARBERINO TAVARNELLE) – Una bellissima storia, di esempio per i giovani (e non solo).

    E’ quella di Valentina Ceni, 23enne di Barberino Val d’Elsa, nel pieno della seconda ondata di Covid-19 ha scelto di stare in trincea come infermiera.

    “Mi sono laureata il 21 ottobre – a parlare è proprio Valentina – In circostanze normali mi sarei presa un mese o due di stacco. Ma, vista l’emergenza sanitaria, ho sentito l’esigenza di dare una mano. Il 31 ottobre ero giĂ  in ospedale”.

    “Sono stata un giorno in chirurgia d’urgenza Covid al San Giovanni di Dio – ci dice – Poi mi hanno trasferito in Rsa Covid all’Acciaiolo (Scandicci): è stata dura, di notte era da sola con un operatore socio sanitaria. Da tre giorni sono di nuovo a Torregalli, in medicina d’urgenza, però stavolta no Covid”.

    “Paradossalmente mi sentivo piĂą al sicuro nei reparti Covid, perchĂ© lì eravamo completamente “scafandrati” – prosegue – Qui indossiamo il camice monouso, i guanti, la mascherina e all’occorrenza la visiera. Ai pazienti viene fatto il tampone prima di entrare e durante la loro permanenza, a cadenza regolare, ma può capitare che si positivizzino”.

    “La cosa bella – aggiunge Valentina – è che se prima della pandemia c’era un po’ di competizione tra gli infermieri, adesso facciamo davvero un grande lavoro di squadra”.

    Per Valentina il suo mestiere è una missione. E nessuno potrebbe svolgerlo meglio di lei: comprende i “suoi” pazienti perché (purtroppo) sa cosa vuol dire star male; riesce a dare quei consigli che lei stessa ha messo in pratica, quel sostegno psicologico di cui lei stessa ha avuto bisogno.

    “All’etĂ  di 8 anni ho iniziato ad avere dei forti dolori – ci racconta la neo infermiera – Mi è stata diagnosticata la sindrome di Ehlers-Danlos: una collagenopatia che rientra nelle malattie rare. Ho girato molti ospedali e ho subito dodici interventi alle articolazioni”.

    “Sono stata ricoverata per mesi – prosegue – E’ allora che mi sono innamorata di questa professione: è straordinario far stare meglio le persone. Quando ti ringraziano perchĂ© ti sei fermata a scambiare due chiacchiere con loro è il regalo piĂą bello che possa desiderare”.

    Valentina aveva davanti a sé tante strade. Suo babbo, Gastone Ceni, è un titolare dell’Archibugio, il ristorante a Bustecca.

    Ma lei, dopo la scuola alberghiera, ha capito che il suo destino era diverso: e nell’anno accademico 2017/2018 si è iscritta a Infermieristica.

    Da due anni alimenta un’altra sua grande passione: la recitazione. Frequenta l’accademia di Roma: smontava da tirocinio e nel week end andava a Bologna per seguire i corsi.

    Sebbene si sia lasciata aperta anche questa porta, per Valentina l’istinto di curare le persone ha prevalso.

    Il percorso universitario non è stato facile. Ma con la grinta e la determinazione che la contraddistinguono ha superato ogni ostacolo. E si è laureata addirittura in anticipo.

    “Oltre ai problemi legati alla mia patologia – riprende Valentina – ho avuto anche un incidente: l’anno scorso, mentre passeggiavo in via XXV Aprile a Barberino Val d’Elsa, ha ceduto una staccionata a cui mi era appoggiata”.

    Ultimamente un altro colpo per Valentina: un giorno, mentre era di turno in ospedale, la gamba le si è paralizzata. Neppure stavolta si è buttata giù, anzi.

    Valentina in ospedale, insieme al babbo Gastone, dopo l’incidente in via XXV Aprile

    “E’ un problema neurologico – conclude la nostra concittadina, di cui c’è solo da essere orgogliosi – Ancora non sanno se è legato alla sindrome di cui soffro. Mi hanno messo in malattia. Ma io mi sentivo bene. Ho chiesto di tornare subito a lavoro, perchĂ© voglio aiutare”. 

    @RIPRODIZIONE RISERVATA

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