BARBERINO TAVARNELLE – La firma del tavarnellino Fabrizio Silei, uno degli scrittori contemporanei più noti nel panorama letterario internazionale, autore di oltre sessanta pubblicazioni di grande successo fra albi illustrati, romanzi per ragazzi e per adulti, da ieri sera campeggia ampia e distesa in calce al Patto per la Lettura di Barberino Tavarnelle.
Il documento che, a tre anni dalla sua nascita, ha voluto stringere una nuova alleanza, tra conferme e nuovi ingressi, nel segno della cultura del libro con la comunità di lettori e lettrici del comune chiantigiano.
Per raccogliere le adesioni l’amministrazione comunale ha organizzato uno specifico evento negli spazi della biblioteca comunale “Ernesto Balducci” focalizzato sulla presentazione dell’ultimo lavoro di Silei “L’isola dei silenzi” (TEA editore, 2025), iniziativa allestita in collaborazione con BiblioCoop, Unicoop Firenze, sezione soci Coop Tavarnelle.
Ad accogliere l’autore che ha trascorso un lungo periodo della sua vita a Tavarnelle una sala stracolma di cittadine e cittadini per ascoltare e dialogare con lo scrittore che ha incantato con i suoi ricordi legati al paese e agli amici di Tavarnelle, ha ripercorso e condiviso la narrazione del volume leggendo alcuni brani tratti dal libro.
Al termine della presentazione, introdotta e condotta dal sindaco David Baroncelli e dalla presidente della sezione soci Coop di Tavarnelle Donatella Pasquali, Silei ha deciso di sottoscrivere il Patto ed entrare a far parte della comunità di lettori e lettrici che hanno aderito alla rete, promossa dal Comune di Barberino Tavarnelle, insignito dal 2022 del titolo “Città che Legge”.
La qualifica è stata assegnata al comune dal Centro per il libro e la lettura, Istituto autonomo del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo.
Il Patto per la lettura coinvolge associazioni, residenze sanitarie, scuole, realtà culturali, librerie, privati, volontari e volontarie e si basa sull’impegno concreto nel promuovere la lettura e condividere i valori di inclusione e le molteplici potenzialità sociali del libro, uno strumento di crescita culturale che contribuisce a realizzare il welfare di comunità.
“Quando Fabrizio torna a Tavarnelle – ha commentato Donatella Pasquali – è una grande festa per tutta la comunità – ogni volta che abbiamo l’onore di ospitarlo e condividere con lui iniziative di carattere culturale che richiamano e stimolano passioni collettive torniamo indietro con la memoria per rievocare episodi, personaggi, luoghi, fatti, ricordi vicini e lontani del nostro territorio.”
“Siamo felici di aver rilanciato il nostro patto – ha dichiarato il sindaco Baroncelli – con lo scrittore che a Barberino Tavarnelle è considerato un grande amico della nostra comunità, oltre che una delle penne più celebri nello scenario letterario contemporaneo”.
Tra gli interventi anche quello della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Barberino Tavarnelle Anna Maria Pia Misiti.
L’AUTORE
Fabrizio Silei (1967), Fabrizio Silei è nato a Firenze nel 1967, scrittore, grafico e artista, laureato in Scienze Politiche, si dichiara “ricercatore di storie e vicende umane”, non riuscendo a dimenticare gli anni passati a lavorare come sociologo su identità e memoria e a raccogliere storie e testimonianze di ex internati nei lager e di sopravvissuti delle stragi nazifasciste.
Esperienze che insieme alle sue origini e alle sue ricerche sul mondo contadino si riversano nei suoi libri.
Libri di grande successo pluripremiati sia in Italia che all’estero. Nel 2012 vince il Premio Andersen con il miglior libro nella categoria 10-12 anni con “Il bambino di vetro” Einaudi editore.
Nel 2013 “Se il diavolo porta il cappello”, è Honour List IBBY miglior autore rappresentante della narrativa per L’Italia all’estero, il romanzo vince anche il Premio Alpi Apuane e il Premio Leggimi forte e il Premio Cassa di risparmio di Cento.
Nel 2014, riceve, stavolta come miglior autore, il Premio Andersen, con la seguente motivazione: “Per essere la voce più alta e interessante della narrativa italiana per l ́infanzia di questi ultimi anni. Per una produzione ampia e capace di muoversi con disinvoltura e ricchezza fra registri narrativi diversi.”
Sempre nel 2014 fonda L’ornitorinco Atelier, sorta di wunderkammer e di bottega artigiana dove fra burattini, trottole, marionette e macchine narrative di sua creazione scolpisce, idea, progetta libri e giochi partendo spesso da materiali poveri come la carta e il legno.
Qui con famiglie, scuole, insegnanti, porta avanti la sua idea de Il bambino narratore, basata su una vera e propria comunità educante che attraverso il recupero dell’espressività del bambino, del “pensare con le mani”, lavora sul potenziamento delle narratività individuale e famigliare e su una pratica educativa basata sull’importanza del narrare e del narrarsi.
Fra i suoi libri ricordiamo: “Se il diavolo porta il cappello” (Salani); “Bernardo e l’angelo nero” (Salani); “Il bambino di vetro” (Einaudi ragazzi); “L’università di Tuttomio” (il Castoro), “L’autobus di Rosa” (Orecchio Acerbo) con le illustrazioni di Maurizio A. C. Quarello, “Il Maestro” (Orecchio Acerbo) dedicato alla figura di Don Lorenzo Milani e alla scuola di Barbiana, con le illustrazioni di Simone Massi.
“Hikikomori” (Einaudi Editore). Nel 2018 esordisce nel romanzo giallo con “Trappola per volpi” (Giunti editore) ambientato negli anni Trenta e primo di una serie che vede indagare il giovane commissario Vitaliano Draghi e il contadino antifascista Pietro Bensi, seguito da “La rabbia del lupo” e “Gli occhi del serpente”.
Più recentemente nel 2022 gli è stato conferito il Premio internazionale il Ceppo alla carriera per l’infanzia e per l’adolescenza e nel 2024 ha vinto il Premio Bancarellino.
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