La gioia di monsignor Michele Russo, ammesso a rientrare in Ciad dove guida da tempo la Diocesi di Doba, è la gioia di Tavarnelle, che con il vescovo Russo e con questa parte dell'Africa ha intrapreso da anni un rapporto davvero speciale.
"L'avevo sentito nei giorni scorsi – dice il sindaco di Tavarnelle Sestilio Dirindelli – e mi era parso molto giù di morale e con poca fiducia di poter rientrare. Poi, invece, questa bella notizia: mi ha chiamato, eravamo entrambi commossi".
Monsignor Russo infatti può rientrare in Ciad e riprendere il suo posto alla guida della diocesi di Doba. Ad annunciarlo alla radio nazionale è stato, la vigilia di Natale, il ministro delle Comunicazioni del Paese africano, Hassan Sylla Bakari.
Il vescovo, in Ciad da 23 anni, era stato espulso dal Governo ciadiano in seguito alla sua omelia del 30 settembre scorso in cui aveva criticato la gestione dei proventi del petrolio locale, denunciandone l’iniqua distribuzione ai danni della popolazione che continua a vivere nell’indigenza.
Lui ha sempre sostenuto che ci fossero stati dei problemi anche nella traduzione del suo discorso, ma alla fine il Governo ciadiano aveva preso questa drastica decisione. Che aveva causato un fortissimo dolore in un uomo che in quella pare d'Africa ha investito gran parte della sua vita.
Adesso, finalmente, la notizia da tanti attesa: anche a Tavarnelle, dove la figura di monsignor Russo è ormai… di casa.
di Redazione
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