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venerdì 29 Marzo 2024
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    Muore Anna Cetica, la maestra che portò i bambini del Morrocco sul Vajont devastato dalla tragedia

    La maestra si è spenta all’età di 91 nella sua abitazione a Firenze. Il sindaco David Baroncelli: “Non dimenticherò mai la grandezza etica e morale"

    BARBERINO TAVARNELLE –  Alcune ore fa si è spenta all’età di 91 anni, nella sua casa fiorentina, la maestra del Morrocco che negli anni ’60 superò ogni distanza, geografica e burocratica, per portare solidarietà ed amicizia alla comunità di Longarone e ai bambini sopravvissuti alla tragedia del Vajont, tra il Veneto e il Friuli.

    Fu una delle prime insegnanti, sostenuta dall’allora direttrice Lea Verdi, dell’Istituto comprensivo di Tavarnelle, a recarsi personalmente nel luogo devastato dal disastro ambientale organizzando una gita di solidarietà con i bambini della classe del Morrocco, 16 allievi di prima, terza e quinta elementare.

    Alcuni di loro non avevano mai visto il treno e su quel vagone che voleva rappresentare la speranza e il desiderio di sostenere con i valori della pace e dell’incontro la comunità decimata dall’onda assassina, causata dalla frana del Monte Toc, nacque il primo viaggio dell’amicizia da Tavarnelle e Longarone.

    Un legame che si è consolidato, anno dopo anno, con scambi e visite culturali, sportive, sociali, e che va avanti da oltre mezzo secolo grazie all’amicizia tra le due comunità.

    Sono le amministrazioni comunali e i cittadini di Barberino Tavarnelle e Longarone che oggi piangono la scomparsa di Anna Cetica, una donna sensibile, forte e coraggiosa, vicina alle fragilità, che insegnò ad amare la vita e a valorizzare i rapporti tra le persone attraverso la cultura delle esperienze e delle relazioni umane, la conoscenza aperta e inclusiva della realtà.

    Con gli alunni a Longarone

    “Anna Cetica ha fatto da sempre parte di noi – dichiara il sindaco David Baroncelli – ha dato un’impronta speciale alla storia del nostro territorio, è stata lei una delle prime a scoprire il senso profondo di comunità che ha poi qualificato il futuro di Barberino Tavarnelle. Non dimenticherò mai la grandezza etica e morale e la semplicità racchiusa nella nobiltà di animo di Anna, un’insegnante tanto ricca interiormente da costituire un modello di vita, un punto di riferimento per intere generazioni, capace  di infondere sin dall’infanzia il valore dell’impegno civico e del ruolo della cittadinanza attiva, a sostegno dei più deboli”.

    Le comunità tornano adesso unite nel ricordo delicato e commosso della maestra del Morrocco, cara all’Italia che ebbe l’onore di condividere la sua missione cooperante e solidale, ma soprattutto amata dagli allievi, naturali e acquisiti, vicini e lontani.

    Tanti i messaggi accorati che in queste ore, appresa la drammatica notizia, sono giunti dagli amici di Longarone.

    Diretti all’indirizzo di casa, per far sentire la propria vicinanza, proprio in questi giorni erano in partenza i biglietti natalizi degli amici di Longarone.

    “Nei giorni scorsi le avevo inviato una letterina con gli auguri di Natale – scrive un’amica di Longarone –  non vedevo l’ora di spedirla perché sentivo come un’urgenza, dovevo fare presto. Ieri pensavo; chissà se Anna l’ha ricevuta”.

    “Ciao Anna per noi sei stato un angelo che ci ha seguito anche nei momenti peggiori – aggiungono gli amici di Tavarnelle – sei stata un riferimento per l’amore profuso verso il prossimo, ci mancherai tanto, quanta felicità e amicizia ci hai donato. Grazie per averci fatto incontrare. Sarai sempre nei nostri cuori”.

    Quella ferita che resta indelebile nella storia della comunità di Longarone, spazzando via 1910 vite, ha la forma di una M. 

    Oggi questa gigantesca cicatrice tra le Prealpi bellunesi si trasforma in un omaggio accorato alla “Maestra” (con la M maiuscola) del Morrocco.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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