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giovedì 25 Aprile 2024
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    “Now You See Me Moria”, una mostra fotografica in quattro diverse sedi del territorio di Barberino Tavarnelle

    L’iniziativa, organizzata da diverse associazioni, espone una settantina di poster che denunciano la crisi umanitaria nei campi profughi dell’Egeo

    BARBERINO TAVARNELLE – Una mostra fotografica che denuncia la crisi umanitaria, ancora in corso, nei campi profughi dell’Egeo. Sono una settantina i poster, esposti in diverse location
    del territorio di Barberino Tavarnelle, che mostrano ciò che sta accadendo nel campo di Moria, nell’isola greca di Lesbo.

    Si apre ufficialmente sabato 17 luglio alle ore 19.30 negli spazi del Circolino Semifonte a Barberino Val d’Elsa, la collettiva diffusa “Now You See Me Moria. Immagini dall’Isola di Lesbo”.

    Si tratta di una mostra fotografica, promossa da una rete di quattro associazioni, la Misericordia di Barberino Tavarnelle, il Circolo Arci La Rampa, il Circolino Arci Semifonte e il Blue Room, con il patrocinio del Comune che ospitano nelle proprie sedi la mostra fotografica “Now You See Me Moria, Immagini dall’Isola di Lesbo” con le opere realizzate da centinaia di designer e cittadini europei, tratte dagli scatti effettuati a partire dal 2016 nei campi profughi dell’Egeo.

    All’evento inaugurale, in programma sabato 17 luglio alle ore 19.30 saranno presenti i promotori, nonché rappresentanti delle associazioni coinvolte, il sindaco David Baroncelli e l’assessore alla cultura Giacomo Trentanovi.

    “Il progetto invita artisti e cittadini a scaricare i poster e ad affiggerli nei luoghi pubblici delle proprie città – spiegano i volontari delle associazioni di Barberino Tavarnelle – “Now You See Me Moria” ha messo a disposizione centinaia di poster per coloro che, in tutta Europa, desiderano rendere visibile tale realtà, noi abbiamo aderito allo scopo di mettere all’attenzione pubblica uno scenario che dovrebbe al contrario provocare indignazione, stimolare alla riflessione e ad un processo di trasformazione delle attuali politiche migratorie”.

    “Now You See Me Moria” è nato dall’idea della fotografa e foto editor spagnola Noemì, affiancata dai fotografi Amir e Ali, dall’Afghanistan, e Qutaeba, dalla Siria, tutti residenti nel campo profughi di Moria, che hanno raccolto le foto in seguito utilizzate per la realizzazione dei poster disponibili sul sito www.nowyouseememoria.eu.

    I poster sono stati selezionati fra le centinaia pubblicati nell’ultimo anno dal collettivo “Now You See Me Moria”. Le foto sono state inizialmente pubblicate dall’account Instagram
    @now_you_see_me_moria, accompagnate da messaggi e slogan volti alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle drammatiche condizioni di vita dei richiedenti asilo bloccati alle porte d’Europa. 

    Le immagini sono poi comparse sui manifesti di molte città del mondo, come Monaco, Colonia, Berlino, Seul, Anversa, Vienna, Düsseldorf, Brighton, Olten, Grantz, Londra, Ginevra, ecc.

    “Siamo uniti nella promozione della cultura della solidarietà e dell’accoglienza – continuano le associazioni promotrici – il nostro impegno condiviso è volto alla diffusione di informazioni sulla questione migratoria e la produzione di consapevolezza personale e collettiva. La mostra è uno strumento di conoscenza che tenta di far comprendere il complesso fenomeno delle migrazioni, un tema che non può e non deve essere ignorato dai cittadini”.

    Alcuni degli enti che ospitano la mostra hanno già aderito al movimento Florence Must Act (FMA), ramo del più vasto movimento Europe Must Act, che da circa un anno si impegna su vari livelli per promuovere e produrre una radicale trasformazione dell’approccio utilizzato dalle politiche locali, nazionali ed europee nei confronti del fenomeno migratorio.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA 

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