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giovedì 1 Giugno 2023
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    Nuovo bacino di depurazione ossidazione acque per la Distilleria Deta

    Inaugurato alla presenza del sindaco David Baroncelli: si potranno lavorare più vinacce, si inquinerà meno

    BARBERINO VAL D'ELSA (BARBERINO TAVARNELLE) – Un nuovo bacino di depurazione e ossidazione delle acque che consentirà di aumentare la produzione, restituendo, al contempo, acque pulite all’acquedotto consortile di Poggibonsi.

     

    È quello che è stato inaugurato oggi, giovedì 12 settembre, dalla Distilleria Deta, storica azienda di Barberino Tavarnelle produttrice di grappe, acquavite di vino e brandy.

     

    "Si tratta del classico intervento win-win – dicono dalla Distilleria – che da un lato rafforza l’attività dell’impresa e, dall’altro, sostiene il territorio dal punto di vista ambientale e del rispetto di pratiche ecosostenibile".

     

     

    Presenti al taglio del nastro il primo cittadino di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli, il presidente di AssoDistil, Antonio Emaldi. E molti rappresentati delle imprese della zona che hanno lavorato e contribuito al progetto.

     

    Con il nuovo impianto l’impresa, che impiega circa 40 lavoratori, potrà lavorare il maggior quantitativo di vinacce mai prodotto restituendo, al contempo, acque ben depurate all’acquedotto consortile di Poggibonsi.

     

    Il nuovo impianto avrà una capacità depurativa pari a soddisfare le esigenze di ben 8mila abitanti equivalenti. Un’innovazione vantaggiosa per la comunità che, al contempo, migliora le performance occupazionali dell’azienda.

     

    L’intero impianto è stato realizzato in circa due anni, garantendo ad aziende del territorio di occuparsi delle opere murarie, degli impianti e dei macchinari.

     

    Un investimento di alto valore tecnologico che ha portato all’installazione di un “desolforatore” che, a monte del trattamento delle acque reflue, implementerà le performance del già presente digestore anaerobico dedicato alle borlande vitivinicole (scarto agricolo finale della lavorazione di distilleria).

     

    La capacità totale delle vasche del bacino, interamente realizzate in cemento a tenuta, è superiore a 4mila metri cubi suddivisa in vasche di “denitro”, “ossidazione”, “inspessimento”, raccolta di prime acque di pioggia” e vasche di decantazione. Una produzione ecosostenibile alimentata da fonti rinnovabili.

     

    "L’ecosostenibilità e il rispetto dell’ambiente sono da sempre fra le priorità per la Distilleria Deta – dicono dlal'azienda – dotata di una caldaia a biomasse alimentata con le bucce dell’uva e di un impianto di digestione anaerobica per il trattamento dei reflui da cui viene prodotto biogas (gas prodotto dalla degradazione di sostanze organiche) utilizzato per la produzione di energia elettrica".

     

     

    "Nel corso dell’ultima campagna vitivinicola – si rimarca – la distilleria è riuscita a produrre, tramite biogas, circa 2,6 milioni di kilowatt. L’energia termica ed elettrica ottenuta da fonti rinnovabili garantisce all’azienda di essere completamente autosufficiente, riuscendo ad alimentare l’intero stabilimento. Un processo che non prevede l’utilizzo di gas metano, essendo la caldaia dell’impianto alimentata tramite biomasse. Al termine del processo produttivo, inoltre, si ottiene un concime organico azotato che ritorna ai terreni secondo un perfetto esempio di economia circolare".

     

    Tra i distillati più conosciuti e apprezzati ci sono le grappe, ottenute con vinacce da produzione di vini: Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vernaccia di San Gimignano e grappa biologica.

     

    Ci sono, poi, il Brandy Italiano “Quattrino”, invecchiato in botti di rovere di Slavonia, l’Antico amaro delle Terme, il Limoncello, prodotto con l’infusione con dei migliori limoni italiani.

     

    Una gamma vastissima di liquori e distillati prodotti per conto terzi che coniugano la lunga esperienza nel settore con la scelta delle migliori materie prime, l’unicità del territorio e la capacità di stare al passo con i tempi.

     

    Accanto a brandy, grappe e liquori, Distilleria Deta produce alcool per uso industriale e alimentare; il Tartrato di Calcio, che poi, ceduto come semilavorato alla Distillerie Mazzari, subisce un ulteriore processo di lavorazione per la trasformazione in Acido Tartarico Naturale utilizzato in ambito alimentare, farmaceutico, edile e cosmetico; i vinaccioli, ovvero i semi contenuti all’interno dell’acino dell’uva, da cui si ricava un olio di pregio alimentare e cosmetico ricco di polifenoli, vitamina E, acidi grassi saturi, mono e polinsaturi in quantità di gran lunga superiori a quelle contenute in tutti gli altri oli vegetali.

     

    Una produzione che si sviluppa nell’ottica di una completa valorizzazione dei sottoprodotti derivanti dalla lavorazione dell’uva.

     

    Ultima tappa decisiva di una storia iniziata negli anni Venti, nel 2017 con l’ingresso della Distilleria Deta nel “Gruppo Mazzari”, a seguito dell’acquisizione dell’intero capitale da parte di Distillerie Mazzari S.p.A, leader mondiale nella produzione di Acido Tartarico Naturale e importante realtà nel settore di produzione di bioetanolo, alcool etilico a uso alimentare e industriale, acquaviti e brandy.

     

    “L’eccellenza dei nostri prodotti – sottolinea il direttore generale della Distilleria Deta, Francesco Montalbano – la qualità e l’unicità del nostro lavoro, sono profondamente legate alla qualità e all’unicità del nostro territorio, che amiamo e rispettiamo. L’inaugurazione del nuovo bacino di depurazione e ossidazione delle acque va in questa direzione, ovvero verso la tutela e il rispetto dell’ambiente".

     

    "Siamo convinti – prosegue Montalbano – che la crescita della nostra azienda sia il frutto anche di queste piccole e grandi attenzioni. Solo mantenendo un legame forte con la comunità che ci circonda è possibile continuare a percorrere, con successo, la nostra tradizione. Una storia quasi centenaria che coniuga l’unicità del lavoro artigianale con le esigenze della produzione industriale".

     

    "Questo nuovo impianto è un investimento importante – conclude – che, ci auguriamo, possa portare la nostra realtà a posizionarsi in modo sempre più competitivo tra le eccellenze del settore”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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