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domenica 27 Aprile 2025
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    pH Srl, incontro in Regione: il Comune propone un’area, l’azienda vuole Calenzano. Prevista nuova riunione

    Di positivo c'è che si è tornati a parlarsi, ma la strada pare ormai quella del trasferimento. Si lavora per "assicurare sostegno alle ragioni e alle condizioni lavorative dei dipendenti e delle dipendenti"

    BARBERINO TAVARNELLE – Di positivo c’è che, almeno, si è tornati a parlarsi. Ma la strada imboccata dalla pH Srl sembra ormai quella che la porterà al trasferimento a Calenzano.

    Si è tenuto oggi in Palazzo Strozzi Sacrati, in piazza del Duomo a Firenze, il tavolo di confronto tra azienda, enti locali e organizzazioni sindacali a favore dei lavoratori e delle lavoratrici della pH, di proprietà della multinazionale Tuv Sud.

    “Grazie alla Regione Toscana – dichiara il sindaco di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli – al percorso collegiale realizzato dai Comuni del Chianti e dell’area fiorentina e dalle organizzazioni sindacali, si è riattivato un dialogo che si era interrotto”.

    “E’ ripartito un confronto dopo settimane di tensioni in cui l’azienda – continua – ha ascoltato le ragioni degli enti, un tavolo che lavorerà per ottenere le garanzie di mantenimento della qualità produttiva e di riqualificazione dell’area industriale, nonché assicurare sostegno alle ragioni e alle condizioni lavorative dei dipendenti e delle dipendenti”.

    Insomma, si tratterà. Ma sulle condizioni dell’addio, non per far rimanere l’azienda alla Sambuca. Che, ovviamente, può decidere il suo futuro. Ma non, sostengono lavoratori, sindacati, istituzioni, nel modo in cui ha fatto pH. 

    E c’è da dirlo, ripeterlo, in piena chiarezza. Sia per il caso specifico, sia perché non ci siano altre aziende che, in futuro, pensino di poter fare altrettanto.

    Resta infatti l’amarezza sulla mancata valutazione della proposta inoltrata dal sindaco Baroncelli alla direzione della pH.

    “L’azienda non ha vagliato alcuna proposta – tiene a dire Baroncelli – tra quelle che ho avanzato dopo aver preso contatti con investitori e proprietari di immobili”.

    Il primo cittadino si era infatti adoperato nelle scorse settimane per cercare una soluzione che potesse rispondere alle esigenze dell’azienda.

    In particolare aveva individuato un sito di circa 6.000 metri quadri, realizzato nel 2022, libero, vuoto, rispondente ai requisiti richiesti, a 100 metri dall’attuale localizzazione dell’azienda.

    “Crediamo nell’ispirazione che il nostro territorio, per le sue specificità, possa suggerire alle realtà economiche – insiste Baroncelli – La nostra è un’area industriale che stimola a fare e realtà di impresa capace di investire in maniera trasparente e lungimirante sulla professionalità dei dipendenti e delle dipendenti”.

    “Auspichiamo che la qualità della vita di queste persone non venga penalizzata – riprende –  pensando soprattutto alle lavoratrici sulle quali già grava la gestione familiare e l’attività di cura”.

    “Al lavoro noi associamo dignità e parità di diritti – conclude il sindaco di Barberino Tavarnelle – e non ci stancheremo mai di far sentire la nostra voce e di far valere gli strumenti che sono nelle nostre competenze, nonché difendere i principi che fanno vivere da 75 anni la Carta Costituzionale”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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