BARBERINO TAVARNELLE – Mercoledì 15 maggio alle ore 18.30, a Tavarnelle, presso “Il Caffè degli Amici” (via Roma 121) verrà presentata ufficialmente la lista Pro Barberino Tavarnelle – Marilli sindaco, in vista delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno.
Sarà presente Fabrizio Marilli, candidato sindaco, con alcuni candidati al consiglio comunale.
E Ludovico Vicino, della segreteria nazionale del partito Pro Italia.
Fra i punti del programma, che sarà presentato contestualmente a candidato sindaco e candidati al consiglio, la partecipazione: “I progetti per la realizzazione di nuove vie, piazze o parcheggi devono esser sottoposti a tutta la cittadinanza ricorrendo a tutti gli strumenti di consultazione a disposizione: dai questionari alle assemblee pubbliche. A tal riguardo, è necessario intensificare e finalizzare le attività dei dodici Consigli Territoriali di
Partecipazione”.
Capitolo personale comunale, per il quale si prefigura “un vasto programma di assunzioni che espanda l’organico di diverse decine di dipendenti pubblici. Si otterrà un duplice risultato: la creazione di nuovi posti di lavoro stabili alimenterà l’attività economica nel nostro Comune a tutto beneficio delle nostre imprese (in particolare nel settore del commercio) e, al contempo, la macchina comunale si doterà delle risorse umane necessarie a soddisfare in maniera più efficace ed efficiente le necessità dei cittadini e delle imprese”.
Settore commercio: “E’ nostro obiettivo porre argine all’espansione della grande distribuzione, proteggendo l’economia locale per far sì che la ricchezza del nostro territorio rimanga sul nostro territorio. È altresì necessario evitare misure che, limitando la libertà di circolazione dei cittadini, possano danneggiare i nostri esercizi commerciali. Riteniamo dunque che la ZTL di Barberino debba esser rimossa quanto prima”.
Servizi pubblici: “È necessario che la gestione dei servizi pubblici, a partire dalla quella della nettezza urbana, sia effettivamente pubblica. Solo in questo modo è possibile garantire la qualità dei servizi e contenere le tariffe che gravano sui cittadini”.
Ampio lo spazio dedicato proprio al tema-rifiuti: “È necessario che la gestione dei rifiuti torni direttamente sotto il controllo del Comune, così che sia possibile ottimizzarne l’efficienza contenendone i costi. A tal riguardo, noi di Pro Italia intendiamo abolire la raccolta porta a porta e installare diversi cassonetti interrati e seminterrati per la raccolta differenziata”.
Sanità: “L’eliminazione dell’assistenza medica sulle autoambulanze è uno degli effetti di queste
scelte politiche scellerate. Occorre battersi per ripristinare la presenza di un medico a bordo delle autoambulanze che operano nelle nostre zone”.
Scuola: “La possibilità di ricorrere gratuitamente a mense e scuolabus dev’esser quindi garantita a tutti gli studenti di scuole elementari e medie, senza che sulle rispettive famiglie gravi una specifica tassazione”.
Casa e sociale: “Sostenere le attività di volontariato di tutte le associazioni del terzo settore che offrono supporto e spazi di socialità alle persone, in particolare agli anziani, che si trovano in condizioni di fragilità economica e psicologica; dall’altra occorre implementare delle serie politiche sociali a favore delle famiglie, a partire dalle politiche abitative. È essenziale sviluppare nuovi modelli di edilizia popolare residenziale che mettano a disposizione delle famiglie meno abbienti delle abitazioni decorose”.
Infine, sicurezza: “Garantire nuovi presidi di polizia municipale sul territorio e aumentarne l’organico risulta quindi un’urgenza non più rimandabile. Tuttavia aumentare agenti e presidi delle forze di polizia locali di per sé non è sufficiente: occorre riorientarne completamente l’attività, limitando gli sforzi profusi nell’attività di polizia amministrativa e concentrando le energie sulle funzioni di pubblica sicurezza, di concerto con le altre forze dell’ordine. Per quanto riguarda invece la prospettiva di nuovi investimenti nella videosorveglianza, noi di
Pro Italia siamo risolutamente contrari. Le telecamere che proliferano agli angoli delle nostre
strade infatti non costituiscono affatto un presidio di sicurezza, ma di mero controllo sociale”.
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