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domenica 3 Novembre 2024
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    Punto Tavarnelle: prove di ricamo da tramandare alle nuove generazioni. Tradizioni da custodire

    L'amministrazione comunale organizza un primo incontro per verificare l'interesse della comunità a non disperdere l'antica arte del ricamo su foglio

    BARBERINO TAVARNELLE – Prove di ricamo con le abilissime ricamatrici del Punto (Barberino) Tavarnelle.

    Dopo l’eco mediatica e il successo della proposta lanciata dal sindaco David Baroncelli per il recupero e la valorizzazione dell’antica tradizione, l’amministrazione comunale ha avviato un percorso di confronto e condivisione con la comunità.

    L’intento è quello di creare un “filo” di continuità con il passato; e proporre nuove opportunità per la conservazione e la promozione di un’importante espressione identitaria del patrimonio collettivo.

    Una forma di sapienza artigianale che, pur avendo il suo spazio espositivo nei locali adiacenti alla bellissima Pieve di San Pietro in Bossolo, rischia di disperdersi e concludere il suo ciclo vitale tra gli oggetti di un museo.

    Nella sala della giunta comunale si è tenuta una prima occasione di incontro tre le “ricamatrici senior”, purtroppo rimaste in pochissime, e le tante aspiranti ricamatrici, interessate ad apprendere l’arte che dalla fine dell’Ottocento ha messo radici a Tavarnelle grazie all’impegno di una suora.

    Poi tradotto e cresciuto in una reale attività occupazionale per tante donne, giovani e adulte, del secolo scorso, raggiungendo il suo apogeo negli anni Sessanta.

    A condurre l’incontro, al quale hanno preso parte una ventina di cittadine, tra cui anche i referenti di alcune associazioni locali, Tiberio Corsi della Pro Loco, Gabriela Bartalesi dell’Auser, sono stati il sindaco David Baroncelli e l’assessora Tatiana Pistolesi.

    “L’idea è quella di costruire un progetto corale – dichiara il sindaco Baroncelli – che faccia dialogare la passione di chi coltiva questa antichissima arte, ereditata da nonne e zie, e le tante persone che vogliono imparare e dedicare il loro tempo, un tempo di socialità, artigianalità e sentimenti”.

    “In questa occasione – prosegue – siamo stati felici di scoprire che il ricamo oggi non è un’abilità esclusivamente femminile, anche alcuni cittadini del nostro territorio, imparando dalle rispettive mogli, conoscono alcune fasi del ricamo e si sono messi a disposizione per insegnare la tecnica dell’impuntatura”.

    “Colgo questa occasione – riprende – nella Giornata internazionale dei diritti delle donne, per affermare ancora una volta la necessità di agire insieme, come comunità, per cancellare gli stereotipi che invadono ogni sfera del nostro vivere quotidiano. Educare alla parità dei diritti sin dall’età dell’infanzia, rivolgendo la nostra attenzione all’attività di formazione nelle scuole: e tutelare con ogni strumento istituzionale i diritti del mondo femminile, essendo pienamente consapevole che ancora molto lunga è la strada da percorrere”.

    Le ricamatrici del Punto Tavarnelle saranno presenti ed esporranno i loro capolavori a Palazzo Malaspina (primo piano) sabato 11 marzo per l’intera giornata (dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19) in occasione della consegna ufficiale della bandiera “I Borghi più belli d’Italia” al borgo di San Donato in Poggio, nel comune di Barberino Tavarnelle.

    Punto Tavarnelle

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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