BARBERINO TAVARNELLE – Quando la fantasia dei più piccoli incontra la bellezza della natura e si lascia guidare dal rispetto per l’ambiente anche un oggetto di plastica può tradursi in un sogno, realizzare un desiderio, costruire un gioco, sperimentare nuove emozioni e relazioni di amicizia e divertimento.
Il segreto? Dare una seconda vita alle cose, come i piatti, le posate, le bottiglie di una mensa scolastica.
L’esperienza del riciclo degli oggetti intorno alla quale ha ruotato il Centro estivo de La Casa del Sole, promosso dal comune e organizzato da Coop 21, ha nutrito idee e manualità, gioco e creatività di 35 bambini per tutto il mese di luglio. Ed è stato un grande successo grazie al progetto ludico-didattico coordinato da Giulia Casamonti e gestito dalle educatrici Noemi Bartalesi, Arianna Daddi, Caterina Torrini e Gianna Concialdi.
Piatti che diventano cieli dipinti con i colori dell’arcobaleno, fondi che si trasformano in tartarughe e margherite dai petali trasparenti, cucchiai che sbattono le ali come farfalle, fogli di carta che rinascono barche fluttuanti tra le onde del mare o aquiloni in cerca di un caldo soffio di vento per spiccare il volo.
E’ così che i desideri dell’infanzia hanno preso forma tra gli spazi interni ed esterni della scuola dell’infanzia La Casa del Sole di Barberino Val d’Elsa dove si sono tenuti i centri estivi proposti dall’assessorato alle Politiche educative e per la prima volta messi in atto dalla Cooperativa Coop 21. Un’esperienza positiva che ha potuto contare sull’originalità del progetto, la professionalità delle educatrici e l’adeguatezza degli spazi, gestiti nel pieno rispetto delle misure antiCovid.
“Le bambine e i bambini si sono divertiti tantissimo – ha dichiarato l’assessora Marina Baretta – attenendosi con rigore alle regole per la prevenzione e il contenimento della pandemia”.
“Il centro estivo – spiega Baretta – è stato gestito in sicurezza con la creazione di piccoli gruppi separati, impegnati in attività diverse, legate prevalentemente al tema della sostenibilità, fra cui il recupero dei materiali di uso quotidiano, i laboratori manuali con gessetti, tempere, riso e sale colorato, i giochi della tradizione, come la caccia al tesoro e la corsa alla bandierina, le letture ad alta voce, progetto quest’ultimo che portiamo avanti da tanti anni aderendo alla
rete nazionale Nati per Leggere”.
“La proposta ha soddisfatto bambini e genitori e di questo siamo davvero felici – dichiara – perché in un momento storico così complesso, ritengo di fondamentale importanza offrire ai più piccoli un’opportunità di espressione e socializzazione, legata all’outdoor education, alla cultura della sostenibilità”
E’ altrettanto importante – ha concluso Baretta – per noi adulti gioire del loro stupore di fronte ad una scoperta, alla dimensione di un’esperienza individuale, vederli crescere in piena armonia con se stessi e l’ambiente che li circonda”. La cooperativa Coop 21 ha scelto di impiegare operatori qualificati e residenti nel territorio di Barberino Tavarnelle.
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