SAN DONATO IN POGGIO (BARBERINO TAVARNELLE) – Non piacciono proprio a nessuno, neanche al sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, gli impianti di regolazione di accesso al borgo di San Donato in Poggio, collocati in corrispondenza delle due porte.
Quelle colonnine con relativi cartelli hanno fin da subito registrato una vera e proprio “rivolta” da parte dei cittadini della frazione, che in particolare sui social (e non solo) hanno avuto modo di esternare la loro insoddisfazione.
Insoddisfazione per una installazione che non sembra piacere neanche al sindaco, che proprio sui canali social ha risposto con chiarezza a chi criticava i lavori.
“Non piace neppure a noi. Per nulla – scrive Baroncelli in risposta ai molti commenti critici – Infatti abbiamo convocato la ditta installatrice incaricata della realizzazione delle porte telematiche, e stiamo verificando le soluzioni che garantiscano l’attuazione secondo quanto previsto dalla normativa delle porte telematiche finalizzate al controllo degli accessi nel centro storico”.
“L’intervento non è irreversibile – prosegue – pertanto vorrei rassicurare che ci siamo presi a cuore la vicenda e stiamo intervenendo come amministrazione comunale”.
“Aggiungo – specifica – che dobbiamo tenere conto che non basta un semplice cartello, perché la normativa prevede una pluralità di cartelli in presenza di varchi telematici in cui si deve avvertire di tutto”.
“Quindi – spiega ancora – va considerato che comunque non è possibile mettere un semplice cartello singolo come era già presente”.
“Informo inoltre – dice ancora – che l’intervento ha il parere della Soprintendenza, anzi le collocazioni sono state giudicate dalla stessa”.
“Ma questo – conclude – ripeto, non vuol dire che a noi piaccia e che lasceremo le cose come sono, perché non ci piace”.
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