CHIANTI FIORENTINO – Frutta e verdura biologiche e della filiera corta toscana, pane e schiacciata sfornati dai panettieri locali, olio extravergine d’oliva Igp e Dop Chianti Classico, pasta di Libera Terra, prodotta nelle terre confiscate alle mafie.
La cucina e la dispensa delle scuole del Chianti fiorentino si aprono nel segno della tradizione regionale e della cultura della legalità.
Il 21 a San Casciano, il 26 a Greve in Chianti e il 5 ottobre a Barberino Tavarnelle prende il via il viaggio interculturale che porterà sulle tavole di oltre 3.000 studenti piatti espressi, realizzati in loco dalle cuoche di Cir Food, la cooperativa cui è affidato il servizio di refezione scolastica dei Comuni del Chianti fiorentino.
Per le amministrazioni che da anni lavorano all’elaborazione condivisa del menu, curato nei dettagli dalle nutrizioniste Alessandra Siglich e Caterina Mori, si rinnova l’impegno ad avvicinare gli studenti al momento del pranzo scolastico con responsabilità e consapevolezza.
“Non si tratta solo di sedersi e consumare – dichiarano le assessore alle politiche educative di San Casciano, Barberino Tavarnelle e Greve in Chianti – vorremmo che i nostri ragazzi imparassero a vivere a tavola un’importante esperienza culinaria, a degustare e dare valore sociale e culturale al momento della convivialità, inteso come piacere del gusto legato alla scoperta e alla conoscenza”.
“A raccontarsi – riprendono – e ad esplorare sapori autentici attraverso la condivisione di piatti di qualità, genuini, semplici e rispettosi dell’ambiente. Il cibo parla con i colori, le forme e conquista gli occhi, oltre che il palato, rivela le nostre origini e quelle di terre lontane”.
Nel rispetto delle misure anti Covid, in base alle disposizioni di ciascun plesso scolastico, gli studenti assaporeranno prodotti, come la pasta e le arance siciliane, banane e barrette di cioccolato del commercio equo e solidale, che promuovono nel piatto dei più piccoli un intero mondo, ispirato dai valori della pace e della concordia, dalla cultura dei diritti umani e dall’impegno civile.
“Il menu della legalità, contro tutte le mafie, con i prodotti agricoli di Libera Terra, coltivati nelle terre liberate dalla mafia, è uno degli aspetti centrali del nostro menu – continuano le assessore – mangiare in modo sano e consapevole è un altro modo per camminare insieme, diventare cittadini attivi, attenti al dialogo, al rispetto delle diversità, all’inclusione”.
Sulle tavole degli studenti del Chianti fiorentino sfileranno i cavalli di battaglia toscani e chiantigiani come pasta al ragù, ravioli e tortellini, polpette al sugo, fagioli all’uccelletto, pollo al forno, pane, schiacciata, spezzatino, schiacciata con l’uva.
E tanti altri piatti che alterneranno pesce e carne nella dieta mediterranea per mantenere il giusto equilibrio tra gli alimenti, essenziale al percorso di crescita e al benessere psicofisico di ogni bambina e bambino.
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