SAN DONATO IN POGGIO (BARBERINO TAVARNELLE) –Â Â “Siamo nudi, perfetti. Posiamo la mano sul petto e con due ali delicate accarezziamo il vento di questo momento. Ad occhi chiusi immaginiamo davanti a noi un futuro sconfinato. Qualcosa di grande sta arrivando, tutti qui lo sentiamo”.
Vivono dentro alla bellezza e ne sono essi stessi parte essenziale, la ispirano, la amano, la fanno crescere nel fisico e nello spirito, proteggono la natura e allo stesso tempo ne percepiscono l’abbraccio universale, fonte di vita e unica garanzia per il futuro.
Le ragazze e i ragazzi dell’associazione “Le Tre e un Quarto”, protagonisti di una mostra fotografica dal titolo “In attesa di Gaia”, allestita tra gli spazi di Palazzo Malaspina, sono alla “fermata artistica” di una stazione che ha quale destinazione la salvaguardia del pianeta.
In attesa con i loro pensieri che si fanno poesia ed esperienza letteraria. Con le loro mani impastate di argilla ed empatia che creano oggetti in ceramica, evocativi e simbolici del mondo che sognano.
Con i loro corpi che, sfiorati solo da elementi naturali, mettono a nudo la profonditĂ spirituale di quell’istante, vissuto a pieno individualmente e in modo condiviso.
Con i loro sguardi, essenziali, puri, colti solo dall’obiettivo di una macchina fotografica che punta a fare dell’arte dell’immagine uno strumento di comunicazione e inclusione sociale.
Giovani con disabilitĂ come testimoni e promotori di un impegno collettivo teso alla cultura della sostenibilitĂ , ad un’azione concreta che possa cambiare le cose, mettere in atto una necessaria rivoluzione, a porre al centro dell’agenda di ognuno di noi il rispetto per l’altro e la salute della Terra.Â
Sono gli obiettivi e i contenuti del progetto culturale “In attesa di Gaia”, promosso dal Comune di Barberino Tavarnelle, ideato e realizzato dall’associazione di promozione sociale “Le Tre e un Quarto” che, fino al 26 novembre negli spazi del prestigioso palazzo storico di piazza Malaspina, farĂ incrociare e fondere piĂą linguaggi e forme espressive: la fotografia, la poesia, la video installazione e la ceramica.
L’iniziativa, curata da Lorenzo Bojola, è realizzata in collaborazione con il Giardino Sotto Vico Aps, l’Orto Botanico Giardino dei Semplici di Firenze ed è sostenuta dall’Ente Banca Cambiano 1884 Spa.
Il polo espositivo di San Donato in Poggio, centro di promozione turistico culturale che il Comune da diversi anni destina alla valorizzazione dell’arte contemporanea, accoglie 39 fotografie e una quindicina di manufatti in ceramica realizzati dai giovani dell’associazione, ragazze e ragazzi con fragilitĂ e disabilitĂ intellettive e sensoriali.
I giovani non sono solo al centro degli scatti realizzati dalla presidente dell’associazione Candida Vettori, ritratti di straordinaria intensitĂ che fissano nel tempo volti ed emozioni, immersi nel verde, ma sono anche gli autori dei manufatti artigianali ispirati sempre a forme e vegetali. La video installazione è stata realizzata dalla vicepresidente dell’associazione Federica Bargagni.
Insieme alle persone ci sono le piante quali protagoniste dell’evento tra cui il Philodendron giganteum, la Pteridophyta, la Monstera, la Robinia pseudoacacia, il Platycerium bifurcatum, la Tillandsia usneoides, l’Anthurium, il Trachycarpus, la Delonix regia.
“La Natura è fonte inesauribile di ispirazione e narrazione, scoperta e inclusione – dichiara la presidente dell’associazione Candida Vettori – il titolo della mostra racchiude ciò che il progetto vuole raccontare, ovvero un percorso di attesa e amore verso Gaia intesa come Terra ma anche come Gioia, i giovani diventano dunque portavoci di un messaggio importante che attesta il desiderio di rigenerare il mondo e cambiarlo nel segno della cultura ecologica”.
“La mostra è un meraviglioso racconto per immagini – dichiara il sindaco David Baroncelli – parole e manualitĂ che vuole condurre il visitatore verso la presa di coscienza di un bisogno atavico dell’umanitĂ che è quello di entrare in contatto con la natura, di non poter fare a meno delle sue manifestazioni piĂą vere, autentiche”.
“Un bisogno – rimarca – che in questo caso è valorizzato da un percorso di attesa che mira a realizzare un nuovo inizio, una prospettiva di cambiamento, un lavoro collettivo finalizzato a promuovere bellezza, responsabilitĂ , consapevolezza”.
In realtĂ siamo tutti, persone e creature vegetali, “In attesa di Gaia”, in attesa di un momento che soffi nel vento dei desideri e muova verso l’alto, divenendo segno di rinascita, occasione di rigenerazione, con i piedi piantati a terra ma con gli occhi dell’anima rivolti al cielo.
Resto in attesa una foglia separata dall’albero della vita e nell’invisibile ragnatela del mistero sospesa Resto in attesa di una brezza notturna per volare tra le stelle… oppure una dolce pioggia per cadere in terra… eterna dimora… Resto in attesa.
Le poesie contenute in apertura e chiusura del comunicato sono rispettivamente di Ilaria Leonardi e Farhad Ali Zolghadr.
Si ringrazia per la collaborazione la Confraternita di Misericordia di Barberino Tavarnelle.
IN ATTESA DIÂ GAIA
Ingresso libero. Orari apertura: venerdì, sabato, domenica 16-19.
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