BARBERINO TAVARNELLE – Nei giorni della festa in pineta a Barberino Val d’Elsa del Centrosinistra Barberino Tavarnelle, le critiche alla maggioranza arrivano… da dentro.
E’ infatti Sinistra Civica Ecologista Barberino Tavarnelle a criticarne il percorso, tirando in ballo anche (ovviamente) il maggior componente della coalizione, il Partito democratico.
“Che cos’è oggi il Centrosinistra di Barberino Tavarnelle? – inizia Sinistra Civica – Certamente è ben diverso da quella coalizione che riuscì a farsi senso comune guidando la nostra comunità verso il percorso della fusione. Cosa resta di quella comunità politica aperta e partecipativa che costruì il programma per le ultime elezioni con il coinvolgimento di centinaia di persone? Cosa rimane di quel prezioso laboratorio politico di accompagnamento al lavoro dell’amministrazione comunale e che ormai non si riunisce da anni?”.
“Esiste un gruppo consiliare che porta ancora questo nome – proseguono – che però in alcuni passaggi fondamentali sia di tipo politico /amministrativo (presidenza e nuovo regolamento del consiglio comunale, decisioni in merito alla gestione dell’acqua e beni comuni) ha mostrato divisioni profonde e inoltre è scarsamente attivo sia per azione che per autonomia, confronto e rispetto politico”.
“Dopo la fuoriuscita di Italia Viva dalla maggioranza di qualche anno fa (passata in chetichella e che appare più formale che sostanziale, visti anche gli scenari di zona e provinciali) – accusano – la mancata rappresentanza di Sinistra Civica Ecologista in giunta e infine un generale sfilacciamento, appare evidente che la coalizione sia sostanzialmente ridotta ad un monocolore composto dal Pd locale, apparentemente impermeabile alla ventata di cambiamento impressa dall’ultimo congresso nazionale e regionale, e poco altro”.
“Le domande e considerazioni – rilanciano – hanno un sicuro interesse visto che in questi giorni si svolge la festa denominata del Centrosinistra Barberino Tavarnelle per la quale, pur riconoscendo il dovuto rispetto per i volontari e chi si è impegnato per realizzarla, riteniamo necessario riflettere in particolare sulle iniziative politiche che si svolgeranno, a partire dalla principale, per la quale non risulta che siano stati svolti incontri di coalizione per deciderne nomi e contenuti, e a cui parteciperanno soltanto membri del Partito democratico”.
“La festa che fu del Centrosinistra (e prima dell’Ulivo) – riprendono – si svolge in pineta a Barberino da ben più di dieci anni e almeno fino ad oggi aveva mantenuto nel tempo questa denominazione a rappresentare tutt’altro rispetto alla situazione attuale: un progetto politico plurale e non singolare, aperto e non chiuso, collettivo e non individualistico”.
“L’ultima notazione – concludono – non può che riguardare la contraddizione palese sul luogo di svolgimento. L’amministrazione comunale che incontrerà i cittadini durante la festa non ha al proprio interno infatti nei ruoli di maggior responsabilità, giunta e presidenza del consiglio comunale, nessun esponente della comunità barberinese, un pesante vulnus rispetto alla prima fase di avvio della prima legislatura del nuovo Comune unico”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA