BARBERINO TAVARNELLE – “Come Sinistra Civica Ecologista siamo fortemente preoccupati del ridimensionamento delle ambulanze con il servizio del medico a bordo”.
Lo dice SCE di Barberino Tavarnelle, che dice la sua in merito a uno dei temi caldissimi di questa estate 2022 nel nostro territorio.
“La zona del Chianti fiorentino è un’area vasta – riprendono da SCE – e per la sua morfologia territoriale vive dei costanti disagi di mobilità verso la città di Firenze e verso la struttura ospedaliera di riferimento del Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri”.
“Il comune di Barberino Tavarnelle – continuano – è anche l’ultimo della provincia di Firenze, confinante con la zona della Vald’Elsa senese ed anche per questo è importante avere la disponibilità di accesso ai servizi e prestazioni sanitarie della struttura ospedaliera di Campostaggia-Poggibonsi”.
“Abbiamo purtroppo assistito negli anni – accusano – ad una riduzione delle prestazioni della Asl con un significativo disagio per i nostri cittadini dovuto agli spostamenti in altri territori oppure al ricorso a strutture private con un aggravio di costi non banali per le famiglie”.
“Adesso – incalzano – si prospetta un’ulteriore e pesante penalizzazione, proprio nella organizzazione di un servizio fondamentale quale quello dell’emergenza 118 con l’eliminazione del medico a bordo dell’ambulanza”.
“La preoccupazione e la protesta è molto diffusa fra i cittadini – puntualizza SCE – basti pensare alla raccolta spontanea delle firme. Concordiamo con il documento sottoscritto dalle associazioni no-profit, presenti nel nostro comune, che da anni sono radicate nel territorio e offrono dei servizi importanti e necessari che quelli pubblici non garantiscono”.
“Non avendo un presidio ospedaliero vicino – ribadiscono – dobbiamo adoperarci per avere un accesso veloce e sicuro, per questo ribadiamo la nostra assoluta contrarietà alla diminuzione della presenza dei medici sul territorio: ambulatori/ambulanze e strutture”.
“Ci rivolgiamo pertanto alla Regione Toscana – rilanciano – alla direzione dell’Asl Toscana Centro e della Società della Salute , che devono prendere in seria considerazione la situazione socio-sanitaria dell’intera area e deve adoperarsi per non far arretrare ulteriormente questa zona”.
“La pandemia Covid-19 – concludono – ha messo ancora più in evidenza l’importanza della salute individuale e collettiva. Siamo convinti inoltre della centralità del servizio pubblico e quindi la priorità che siano reperite le necessarie risorse finanziarie ed umane per garantire i servizi e le prestazioni fondamentali in forma appropriata ed adeguate alle nostre comunità”.
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