BARBERINO TAVARNELLE – “Il cinema vive nella memoria di chi lo coltiva, lo porta avanti con sacrificio, lo frequenta, lo sostiene, lo ama”.
Per il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, che ha appena sottoscritto l’atto di acquisto del Cinema Olimpia, lo storico edificio di via Roma, in vita dagli anni ’60, il passaggio epocale di uno spazio appartenuto a privati e divenuto da qualche giorno, “cinema comunale” è da leggersi come “un atto d’amore per la comunità e una speranza che dà fiducia e alimenta obiettivi e progetti artistici che fanno crescere talenti, vocazioni di un intero territorio, soprattutto nelle nuove generazioni”.
Nell’era post pandemica dei botteghini che fanno fatica a risalire la china, il cinema nel cuore di Tavarnelle nostra torna a far sognare e sceglie la campagna chiantigiana per riprendere linfa vitale e scommettere, in controtendenza, sulla passione per la settima arte.
Barberino Tavarnelle, due biblioteche, un patrimonio librario da 45mila documenti e 4 circoli di lettura, rafforza ancora gli investimenti nel settore culturale.
E lo fa attraverso l’impiego di risorse esclusivamente proprie, per un importo complessivo pari a 400mila euro, spingendos fino ad acquistare da una società di privati il Cinema Olimpia.
Il Comune di Barberino Tavarnelle è quindi diventato proprietario dell’edificio, uno dei pochissimi esempi di cinema pubblici presenti in Italia.
“Abbiamo deciso di acquisire l’edificio – anticipa il sindaco David Baroncelli – con l’idea di renderlo tempio della cultura cinematografica”.
“Si tratta di un’operazione inedita – specifica – che mira, in controtendenza rispetto allo scenario nazionale, a creare uno spazio comunale, aperto, inclusivo, polivalente, caratterizzato da una sala cinematografica e da ambienti destinati allo studio, alla raccolta della documentazione, all’organizzazione di iniziative dedicate ad esperti e appassionati cultori della settima arte, un vero e proprio centro di produzione culturale”.
Il cinema di via Roma è una struttura che da oltre mezzo secolo rappresenta un punto di riferimento culturale per il territorio.
Intrattiene, diverte, fa riflettere con pellicole d’autore e l’impegno di una fitta rete di volontari che tengono in piedi l’attività come proiezionisti, maschere, cassieri, tecnici.
Effettuato l’acquisto dell’immobile, il Comune punta adesso a reperire le risorse necessarie a riqualificare, ristrutturare e riorganizzare gli spazi interni, galleria e platea, attraverso l’accesso alle misure del Pnrr.
“Abbiamo partecipato ad uno specifico bando per la rigenerazione urbana – fa sapere in conclusione il primo cittadino – con l’intento di poter accedere alle risorse messe a disposizione dal governo”.
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