BARBERINO TAVARNELLE – Un gruppo di abitanti di via del Mocale, strada nevralgica che collega Tavarnelle a Barberino Val d’Elsa (e quindi a Poggibonsi), ci segnala alcuni problemi di viabilità e sicurezza. Andando insieme ad effettuare un sopralluogo.
Queste criticità non sono emerse adesso. Già da qualche anno infatti i cittadini, attraverso la voce di uno di loro (Stefano Rinaldi), le hanno segnalate all’amministrazione comunale.
Che si è detta disponibile ad ascoltarle e a riferirle alla Città Metropolitana di Firenze, della quale è competenza la via in questione. Sono stati fatti dei sopralluoghi da parte dei tecnici, ma al momento la situazione non è cambiata.
I cittadini, stanchi e arrabbiati, si lamentano innanzitutto del traffico intenso e della velocità molto sostenuta di alcuni automobilisti: “Eccetto l’Autopalio – a parlare sono proprio loro – è l’unica strada che porta a Poggibonsi. Ogni giorno è percorsa da tantissimi mezzi, inclusi quelli pesanti, come autobus e camion”.
“Da moltissimi anni – dicono – si parla di un potenziale progetto di una variante che collegherebbe la rotonda di Magliano al tratto della via Cassia vicino a Spoiano. Sarebbe certamente utile per ridurre il traffico”.
“Poi, specialmente di notte, qualcuno va anche a più di 120 km/h: per verificarlo basta prendere un cronografo – aggiungono – Ci è stato spiegato che non è possibile installare dossi né autovelox. Chiederemmo di posizionare i pannelli luminosi che mostrano la velocità”.
Un’altra questione sollevata dagli abitanti è l’assenza delle barriere para pedonali: “Furono installate 25 anni fa – ricorda Stefano – a seguito di una mia segnalazione: mia figlia rischiò di essere investita sul tratto pedonale”.
“Poi – aggiunge – in occasione di un lavoro, nel tratto precedente all’incrocio con via Naldini, sono state tolte e non sono state rimesse. Dovrebbero essere posizionate, nel rispetto dei passi carrabili, fino alla cappellina: questo è quanto ci era stato promesso”.
Anche la pericolosità dell’incrocio tra via Mocale e via Naldini li preoccupa: “C’è lo specchio – spiegano – ma, essendo convesso, inganna. Le auto che arrivano da via Mocale sembrano più lontane di quello che sono in realtà”.
“A questo stop si verificano spesso incidenti – sottolineano – L’ultimo risale a sole due settimane fa”.

E, anche mentre parliamo con Stefano e i vicini, viene sfiorato il rischio di uno scontro tra due auto, evitato (per fortuna) dalla frenata di una delle due.
Inoltre secondo i cittadini il tratto precedente all’incrocio necessiterebbe di essere asfaltato (quello successivo è stato appena sistemato).
“Ci sono molte buche – ci fanno notare – Soprattutto nel periodo tra settembre e dicembre la situazione è invivibile: quando passano i carrelli agricoli c’è un gran rumore”.
L’ultimo aspetto non riguarda la viabilità, bensì la transennatura di una parte del “prato”, cioè il giardino antistante la chiesa del Borghetto: “Dato che il muro si è visibilmente inclinato verso l’esterno – dicono ancora – dieci anni fa l’area fu recintata”.
“Il cantiere è stato sospeso e la situazione è sempre la stessa – proseguono, con una certa amarezza – La zona è spesso frequentata da bambini e ragazzi e, nonostante le recinzioni, risulta accessibile. Pertanto riteniamo che possa essere pericoloso”.
“Se le cose non cambiano, ci faremo sentire – concludono, risoluti, gli abitanti di via Mocale – Andremo continuamente su e giù sulle strisce per bloccare il traffico: sarà il primo dei flash mob. Poi eventualmente andremo a protestare anche alla sede della Città Metropolitana”.
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