spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 13 Settembre 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Tramandare la sapienza artigianale per non disperderla: nasce l'”accademia” del Punto Tavarnelle

    Da lunedì 8 aprile apre i battenti la scuola che insegna a ricamare come una volta e ad apprendere tecniche e segreti del famoso merletto. Come ci si iscrive

    BARBERINO TAVARNELLE – Il Punto Tavarnelle, nato nel Chianti fiorentino agli inizi del Novecento, continuerà a vivere nella creatività delle donne di ogni età che amano dedicarsi all’arte dell’ago e filo.

    Dalle ultime eredi di questo prezioso merletto, che oggi toccano la soglia dei cento anni, alle giovani e adulte cittadine interessate ad apprendere tecniche e segreti del prestigioso ricamo che negli anni Cinquanta e Sessanta fece splendere abiti e scarpe delle dive dello star system internazionale come Audrey Hepburn e Sofia Loren.

    Il progetto è stato lanciato dal sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli. Che qualche tempo fa, con l’obiettivo di non disperdere un importante tassello storico del patrimonio identitario della comunità, si mise alla ricerca delle cittadine che sapevano ancora realizzare il ricamo su foglio. Ora quel desiderio acquisisce contorni concreti.

    Dal lunedì 8 aprile la volontà di dare continuità all’antica tradizione del ricamo nostrano che riempie ogni casa o quasi di Barberino Tavarnelle diventa realtà con l’apertura di una piccola “accademia” del Punto Tavarnelle, una scuola gratuita alla quale entro il 28 marzo potranno iscriversi persone di ogni età.

    L’attività di formazione che si terrà nei locali dell’Auser di Tavarnelle (piazza della Repubblica) propone due livelli del corso.

    Il primo è rivolto a principianti, il secondo è pensato per coloro che hanno acquisito già qualche esperienza (intermedio).

    Il corso di formazione, promosso dal Comune grazie alla donazione di una cittadina del territorio, sarà realizzato e organizzato in collaborazione con l’agenzia formativa Chiantiform, presieduta da Elisa Corneli, e grazie alla disponibilità dell’associazione Auser di Barberino Tavarnelle.

    La ricerca delle ricamatrici, avviata con un post sugli strumenti social del primo cittadino, ha portato alla creazione di un progetto di volontariato che ha messo in rete tante donne del territorio che hanno cominciato a ricamare, a ritrovarsi e socializzare intorno ai loro manufatti artigianali.

    Il progetto giunge adesso ad una tappa significativa che intreccia passioni collettive, recupero di un’antica manualità e nuove occasioni di valorizzazione delle abilità artigianali che si legano strettamente al territorio.

    “L’obiettivo è quello di creare un “filo” di continuità con il passato – dichiara il sindaco Baroncelli – e proporre nuove opportunità per la conservazione e la promozione di un’importante espressione del nostro territorio, una forma di sapienza artigianale che altrimenti rischia di disperdersi”.

    "Il progetto ha avuto uno slancio decisivo – continua – grazie al gruppo delle ricamatrici volontarie di Barberino Tavarnelle, che si è costituito a seguito del nostro appello".

    "Un gruppo cresciuto nel corso dell'ultimo anno - conclude - che oggi si ritrova periodicamente per apprendere, praticare in forma collettiva, come accadeva una volta, e tramandare l'arte del punto su carta".

    Iscrizioni aperte entro il 28 marzo. Info e dettagli sul corso: 0558294624, info@chiantiform.it.

    1954, ricamatrici a San Donato in Poggio: collezione di Ughetta Falai

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...