POGGIBONSI-BARBERINO TAVARNELLE – Ieri la durissima (e inconsueta) presa di posizione della stragrande maggioranza dei lavoratori della Volentieri Pellenc (stabilimenti a Poggibonsi e Barberino Tavarnelle, “avamposti” anche in Sicilia e Friuli Venezia Giulia), nei confronti della Fiom Cgil.
E della vittoria in primo grado di giudizio della stessa Fiom Cgil, che ha visto la Volentieri Pellenc condannata per condotta antisindacale. Con i lavoratori che hanno espresso tutta la loro contrarietà in merito al comportamento del sindacato stesso (pur vittorioso in tribunale).
Adesso, dopo aver ricevuto l’appoggio pubblico della stragrande maggioranza dei lavoratori, è l’azienda a far sentire la propria voce.
La premessa è che “Volentieri Pellenc presenterà ricorso” e che “le questioni saranno esaminate nuovamente dal tribunale”.
Poi l’azienda fa alcune riflessioni su quello che, suo modo di vedere, ha detto il decreto di condanna del Tribunale di Firenze, “riconducibile a tre fatti (perché una tesi della Fiom è stata respinta fin dalla fase sommaria)”.
“L’affissione in bacheca del già noto avviso – spiega Volentieri Pellenc – che recitava Ricordiamo a tutti i lavoratori che l’assemblea non è obbligatoria e che, viste le scadenze con i clienti, chi vuole può continuare il proprio lavoro, è stato affisso perché alcuni dipendenti hanno chiesto al responsabile se era obbligatorio o meno partecipare. Quindi con mero obiettivo informativo”.
“Il giudice – prosegue Volentieri Pellenc – ha invece ritenuto che tale avviso fosse un esercizio dissuasivo all’espressione sindacale. L’azienda non aveva tale finalità e comunque presenterà ricorso”.
Inoltre, “l’azienda è stata poi stigmatizzata per aver cercato di dissuadere alcuni lavoratori dal partecipare all’assemblea. Fatto non avvenuto, e nel giudizio a cognizione piena i diretti interessati saranno chiamati come testimoni a conferma della bontà della posizione aziendale”.
“Infine – si dice ancora – la condanna riguarda anche la partecipazione del responsabile delle linee di produzione all’assemblea in questione, presenza però che non è stata contestata nel corso dell’assemblea ed anzi il responsabile è stato chiamato più volte a dare informazioni e la Rsu ha infine ringraziato il responsabile delle linee di produzione. Anche questo punto sarà perciò oggetto di ricorso”.
“Nella Volentieri Pellenc – si vuol evidenziare – c’è e c’è sempre stato un ottimo rapporto tra proprietà e dipendenti. E non sarà questo episodio ad incrinarlo. Però l’azienda fino in fondo ha il dovere di tutelare il suo buon nome e proseguirà nell’azione giudiziaria”.
L’amministratore Sandro Moni (“con il pieno appoggio del presidente Alessandro Salvestrini“) esprime tutta la propria “vicinanza e disponibilità ai lavoratori in forza all’azienda, che grazie alla loro professionalità sono una delle colonne portanti della crescita aziendale”.
“Indipendentemente dall’esito del processo – si conclude – Volentieri Pellenc è fiduciosa in una nuova, futura collaborazione con i sindacati. Questo per il bene dei lavoratori ed il futuro fiorente dell’azienda”.
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