CASTELLINA IN CHIANTI – “A difesa dei beni archeologici”. È questo il titolo dell’evento, che si terrà domani, venerdì 11 luglio alle ore 18, al Museo Archeologico del Chianti insieme al Nucleo Carabinieri per la tutela del Patrimonio Culturale di Firenze e alla Soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto.
L’iniziativa si inserisce all’interno della mostra “Archeologia Salvata: i primi Etruschi a Fonterutoli”, inaugurata lo scorso 27 giugno.
L’obiettivo dell’incontro sarà quello di approfondire il tema della legalità e della tutela all’interno dei beni artistici e culturali.
Il dibattito sarà presieduto da Claudio Mauti, comandante del Nucleo Carabinieri del Patrimonio Culturale di Firenze e Maria Gabriella Carpentiero, funzionario della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle province di Siena, Arezzo e Grosseto.
Nell’ambito del progetto “Etruschi 1985–2025” promosso da Regione Toscana e Fondazione Musei Senesi, un incontro per riflettere sull’importanza della legalità nella tutela del patrimonio culturale.
Il maggiore Claudio Mauti, illustrerà l’attività del reparto, pioniere dal 1969 nel contrasto al traffico illecito di beni artistici e archeologici.
Accanto a lui la dottoressa Maria Gabriella Carpentiero, che presenterà l’operazione condotta a Fonterutoli: oltre cento reperti recuperati e la scoperta di una necropoli etrusca dell’VIII-VII secolo a.C., grazie a un tempestivo scavo archeologico coordinato dopo l’intervento delle forze dell’ordine.
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