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venerdì 23 Maggio 2025
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    La festa della Liberazione a Castellina in Chianti. Il messaggio del sindaco Giuseppe Stiaccini

    "Festeggiamo la fine di una dittatura che aveva represso, discriminato, perseguitato. Festeggiamo il coraggio di chi si è battuto per la libertà, la giustizia, la democrazia"

    CASTELLINA IN CHIANTI – Anche a Castellina in Chianti grandissima partecipazione alle celebrazioni dell’80esimo anniversario dalla Liberazione.

    Al termine delle celebrazioni ufficiali, alcuni consiglieri comunali hanno letto brani di Marisa Ombra, Ada Gobetti, Lidia Menapace, Ursula Hirschmann, Ada Rossi, Teresa Mattei e Tina Anselmi. Partigiane, che hanno sfidato la paura e scritto pagine di libertà.

    L’amministrazione comunale ringrazia la cittadinanza “per la grande partecipazione e per aver condiviso un momento così significativo per la nostra comunità”.

    “Un sentito grazie – dice ancora l’amministrazione comunale castellinese – alla Filarmonica di Castellina Chianti, a don Roberto, all’ANPI di Castellina, all’Arma dei carabinieri, alla polizia municipale e agli operai comunali per aver contribuito alla riuscita e alla solennità delle celebrazioni. Buon 25 aprile a tutta la comunità castellinese!”.

    Qui di seguito il messaggio del sindaco Giuseppe Stiaccini.

    “Oggi celebriamo la Liberazione.

    Festeggiamo la fine di una dittatura che aveva represso, discriminato, perseguitato.

    Festeggiamo il coraggio di chi si è battuto per la libertà, la giustizia, la democrazia.

    Festeggiamo valori che appartengono a tutti.

    Castellina era già stata liberata nel luglio 1944, grazie alle truppe franco-marocchine.

    Ma già dal 25 luglio 1943, con la caduta del fascismo, i partiti avevano ripreso ad agire in clandestinità.

    Tanto che, il 21 settembre 1944, pochi giorni dopo il passaggio del fronte, il CLN castellinese era già costituito.

    Un comitato unito non per la vendetta, ma per la ricostruzione di una comunità ferita.

    Con pragmatismo e senso del bene comune: dalla distribuzione del latte alla nomina della guardia civica, dalla raccolta fondi per l’assistenza ai primi atti di giustizia sociale.

    L’Italia del 1946, la Castellina del 1946, erano molto diverse da oggi.

    Erano anni duri, ma anche di grande speranza.

    Per la prima volta, due donne entrarono in consiglio comunale: Aurelia Cecchi e Primetta Petreni.

    Difendere la memoria significa oggi coniugare quei principi – libertà, parità, giustizia sociale, democrazia – con le sfide del nostro tempo.

    Il 25 aprile è la festa dell’Italia libera. E dell’Europa libera.

    Perché senza Europa non c’è futuro per le nostre libertà.

    Difendere, diffondere, praticare e amare la libertà.

    Questo è il nostro compito, ogni giorno.

    Viva le italiane e gli italiani liberi,

    viva l’Italia e l’Europa libera!”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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