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giovedì 18 Aprile 2024
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    Nel Chianti anche oli… diversi: alla scoperta degli essenziali, estratti a Castellina da Jerome Glorie

    Si è innamorato del Chianti più di 40 anni fa quando veniva in vacanza dal Belgio. Poi ha preso forma il sogno di una azienda agricola, che però non coltiva vite e olivo...

    CASTELLINA IN CHIANTI – Siamo nel Chianti. Il Chianti vero. Quello “primordiale”, quello poco abitato, fatto di roccia e di boschi, dove il panorama spazia all’infinito e le valli sono intervallate da geometrici e antichi muretti a secco.

    In questa stagione sono forti i profumi delle essenze mediterranee. E le fioriture del cisto e dell’elicriso punteggiano le radure con sgargianti colori.

    Siamo nei pressi di Castellina in Chianti, lungo l’antica Via Romea, riscoperta, studiata e tracciata dal Gruppo Archeologico Salingolpe. Questo tratto è chiamato “via Sanese” (fonte Vito De Meo, dal Gruppo).

    Ci accoglie nella sua “piantagione” di timo Jerome Glorie, proprietario dell’azienda agricola Fonte La Valle, specializzata nella coltivazione di molte essenze mediterranee e nell’estrazione degli oli essenziali e produzione di idroliti.

    In questi giorni in cui il timo è fiorito, Jerome con i suoi collaboratori, Salvatore, Carlo e Yazmin, che è in azienda la responsabile dell’estrazione degli oli, stanno facendo una paziente e faticosa raccolta. Il profumo è fortissimo e su ogni piantina si posano nuvole di api e farfalle.

    “Mi sono innamorato del Chianti fin da quando in estate ci venivo in vacanza dal Belgio, più di 40 anni fa” ci racconta Jerome, mentre con una piccola falce taglia i cespugli di timo.

    “Negli anni – continua – il sogno dell’azienda agricola nel Chianti ha preso forma. La casa, era un rudere ed è stata ristrutturata. Poco a poco, nel 2010 abbiamo cominciato con alcune coltivazioni di elicriso e negli anni ci siamo specializzati nella coltivazione di numerose erbe officinali”.

    “L’elicriso – ci spiega – come altre essenze, crescono spontaneamente in Toscana ma per il nostro lavoro di estrazione e distillazione di olii essenziali, abbiamo scelto di coltivare varietà particolari, alcune provenienti anche dalla Sardegna”.

    “Coltiviamo 5 ettari di elicriso della varietà “a tujanolo” – precisa – pregiata per le sue proprietà antiinfettive”.

    “L’elicriso non è certo una pianta “generosa” – aggiunge sorridendo – E’ una piantina che dà poco olio. Per ogni tonnellata di raccolta possiamo fare circa 1 litro di olio, ma è molto ricercata e pregiata nel mercato della cosmesi per le proprietà”.

    “Nel tempo poi – prosegue ancora Jerome – confrontandoci e sperimentando, ci siamo perfezionati non solo nella coltivazione ma anche nella distillazione e nell’estrazione degli olii che facciamo in azienda, ogni giorno, immediatamente dopo la raccolta”.

    “Su circa 7 ettari – descrive il suo mondo di profumi e colori – molti dei quali delimitati da antichi muretti a secco, coltiviamo timo, mirto, rosmarino, lippia (una verbena profumata), salvia, melissa, cisto, elicriso, carota selvatica, lavanda, geranio, rose e lavoriamo l’iperico che nasce spontaneamente. Sono tutte varietà molto particolari e ricercate. Ogni pianta ha le sue specifiche qualità”.

    “Il nostro rosmarino della varietà “a verbenone” – entra nel dettaglio – ha funzioni depurative per il fegato. La lavanda oltre al buon profumo ha proprietà calmanti e antiinfiammatorie. Coltiviamo anche rose, che abbiamo raccolto questa mattina molto presto. Con le rose facciamo l’idrolato, cioè l’acqua di rosa. Anche col geranio facciamo l’idrolato, un’acqua dal profumo straordinario, molto usato per il viso”.

    “Le raccolte – ci descrive la stagionalità – si susseguono una dopo l’altra nei mesi estivi. Si raccoglie solitamente la mattina presto, in base al periodo di fioritura delle diverse specie. La scelta dei momenti di raccolta sono importanti e preziosi per donare maggiore qualità all’olio”.

    Poi ci delinea il processo: “Le piante, raccolte in grossi sacchi, vengono portate immediatamente in azienda e distillate in grandi “bollitori”, costruiti per noi dalla ditta Frilli di Monteriggioni, per circa 3 ore. Le rese sono molto variabili. Un lavoro scrupoloso e faticoso che va avanti dalla mattina alla sera”.

    “Ovviamente, i nostri prodotti, essendo utilizzati in cosmesi e farmacia – aggiunge ancora – sono del tutto naturali e certificati biologici. La dimostra l’estrema biodiversità di insetti presenti nelle piantagioni. In Belgio, a Bruxelles, ho un mio laboratorio di cosmesi dove utilizzo i prodotti che produciamo qui. Facciamo creme, olii e vari prodotti cosmetici”.

    “Io dunque – conclude sorridendo – vivo “pendolando” tra il Chianti e il Belgio. I nostri prodotti sono venduti all’ingrosso ma si possono trovare, su richiesta, anche in azienda, dove è presente il laboratorio di estrazione. La nostra filosofia è… natura e armonia”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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